“DRUG DISCOVERY E TRASFORMAZIONE DEL MODELLO DI RICERCA CLINICA. Dati, AI e tecnologie digitali per l’accelerazione dell’innovazione terapeutica”: è questo il titolo del Policy brief redatto da I-Com.
La ricerca clinica ha lo scopo di approfondire la conoscenza delle malattie e di individuare e sviluppare nuovi metodi diagnostici e terapeutici al fine di garantire ai pazienti cure sempre migliori. Oggigiorno, l’utilizzo dei dati clinici per la ricerca unitamente alle nuove frontiere tecnologiche come l’intelligenza artificiale rappresenta un importante fronte di innovazione e un fattore imprescindibile per velocizzare la transizione verso una medicina personalizzata e di precisione.
- Lo scopo primario della ricerca clinica è quello di migliorare le procedure preventive, diagnostiche e terapeutiche e di comprendere l’eziologia e la patogenesi delle malattie. L’apporto aggiuntivo della ricerca clinica è riscontrabile anche dal punto di vista economico. Stando ad alcuni studi, in Italia ogni euro investito in sperimentazioni cliniche dall’industria farmaceutica genera tra 1,95 e 2,50 euro di valore aggiunto per l’economia nel complesso.
- Nonostante indubbie eccellenze nell’ambito della ricerca clinica e la bravura dei ricercatori italiani, occorre comunque tener presente che l’Italia investe in ricerca solo l’1% circa del proprio PIL, un valore notevolmente inferiore rispetto al resto dei Paesi sviluppati (la media europea è del 2%).
- La pandemia da Covid-19 ha mostrato l’importanza della ricerca clinica e ha sollecitato a trovare nel più breve tempo possibile soluzioni scientifiche applicabili e di valore. È, dunque, possibile generare scienza in tempi rapidissimi e cambiare la storia naturale di una malattia ma c’è bisogno di un impegno multidisciplinare sia sotto il profilo tecnologico che regolatorio.
- Negli ultimi decenni le sfide per la medicina sono cambiate. Oggigiorno, sicuramente una sfida importante è affrontare lo tsunami di dati, i cosiddetti big data, che coprono lo spettro di informazioni genomiche, molecolari, cliniche, epidemiologiche, ambientali e digitali. La fusione dei dati provenienti da tutte queste fonti unitamente alle nuove tecnologie ha in sé tutto il potenziale necessario per influenzare i processi decisionali in ambito medico nonché favorire la transizione verso una medicina personalizzata e di precisione.