“APPROCCIO ONE HEALTH. Quale attuazione? Dalla prevenzione alla promozione della salute”. È questo il titolo della tavola rotonda organizzata lo scorso 25 luglio dall’Istituto per la Competitività (I-Com).
La visione olistica One Health rappresenta un modello ideale basato sull’integrazione di discipline diverse e sul riconoscimento del legame indissolubile tra salute umana, animale e dell’ecosistema. Come tale è riconosciuta ufficialmente dal Ministero della Salute italiano, dalla Commissione europea e da tutte le organizzazioni internazionali come strategia rilevante in tutti i settori che richiedono la collaborazione tra molteplici competenze e funzioni. La riforma del modello organizzativo della rete di assistenza territoriale è basata anche sulla definizione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione sul territorio in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con un approccio integrato (One Health) e con una visione olistica (Planetary Health). Il relativo investimento prevede una serie di interventi sinergici tra loro e con l’intera riforma.
Il tavolo ha rappresentato dunque l’occasione per discutere del passaggio da una visione ideale di questo approccio alla creazione di un impianto integrato per la prevenzione dei rischi e per il rafforzamento della capacità di monitoraggio degli interventi. Se è infatti vero che la visione trasversale della salute si deduce dal testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i rimandi a una strategia olistica risultano però spesso sfumati e poco chiari in un’ottica di pianificazione di lungo periodo.
Dopo l’introduzione del presidente I-Com Stefano da Empoli e del direttore area Salute I-Com Eleonora Mazzoni, è intervenuto in qualità di keynote speaker il presidente dell’Health City Institute Andrea Lenzi.
Successivamente, al dibattito hanno partecipato: Elena Bonetti (Camera dei deputati), componente dell’Intergruppo parlamentare One Health, Danilo Cereda (Regione Lombardia), Giuseppe Diegoli (Regione Emilia-Romagna) Mauro Moruzzi (Presidenza del Consiglio dei Ministri e AssinterAcademy), Giuseppe Bunone (Novavax), Guido Cornettone (SoLongevity), Raffaella Cramarossa (Roche), Sabrina De Camillis (GSK), Tommasa Maio (FIMMG), Adriano Sabene (Bristol Myers Squibb), Giuseppe Secchi (Sanofi), Roberto Tobia (Federfarma) e Ketty Vaccaro (Censis).