Il futuro del settore dei giochi tra innovazione di mercato e politiche fiscali

Negli ultimi anni il settore dei giochi ha registrato una forte crescita, con aumenti significativi tanto nella raccolta complessiva, quanto nei ricavi per l’erario. Questa crescita è trainata del boom del settore online, ma è il gioco fisico – anch’esso in aumento – a fornire ancora le maggiori entrate per le casse dello Stato. Dopo anni caratterizzati da costanti rialzi delle aliquote del gioco, e in vista e in attesa di un complessivo riordino dell’intero comparto in parte avviato nei primi mesi del 2024, il legislatore è oggi costretto a ricorrere nuovamente a proroghe sulle concessioni. È più che mai urgente, quindi, concludere l’accordo tra Stato, Regioni e Comuni entro il 2025 per rendere possibile la celebrazione delle nuove gare per le concessioni del gioco pubblico e, soprattutto, fornire al settore le prospettive e le certezze necessarie per stimolare investimenti e innovazioni finalizzati alla tutela del giocatore e al contrasto al gioco illegale.

  • Negli ultimi 15 anni la crescita del settore dei giochi è stata significativa e ha garantito un aumento complessivo della raccolta, passando da circa €35 miliardi nel 2006 a €136 miliardi nel 2022, pari al 6% del PIL nazionale.
  • Il settore continua ad essere estremamente significativo per l’erario, con entrate pari a €11,22 miliardi per il 2022 (+33,4% su base annua).
  • Si registra una forte crescita per il gioco online, ma i maggiori contributi all’erario provengono ancora dal settore degli apparecchi da intrattenimento, che costituisce il 54,8% degli introiti statali derivanti dal settore.
  • Il settore dei giochi è sempre stato particolarmente “attenzionato” dai decisori politici nazionali, con interventi di modifica delle aliquote o delle forme di prelievo erariale che negli anni scorsi hanno determinato una forte incertezza per operatori e giocatori.
  • In attesa di un riordino complessivo, restano da sciogliere numerosi nodi che riguardano sia le aliquote sia il regime concessorio nuovamente oggetto di proroghe.
  • Risulta urgente chiudere gli accordi necessari per lo svolgimento delle gare entro il 2025 al fine di garantire certezze fiscali e normative a investitori e giocatori.

 

Studio I-Com
Comunicato stampa I-Com