LyricJam, quando l’intelligenza artificiale incontra la musica


Articolo
Giorgia Pelagalli
LyricJam

LyricJam è un sistema di nuova invenzione che utilizza l’intelligenza artificiale per la composizione di testi musicali in risposta a un input di musica strumentale. L’introduzione di questo strumento nel contesto dell’industria musicale ha lo scopo di supportare gli artisti nel processo creativo e funzionare quindi da fonte di ispirazione per gli autori.

L’idea per il progetto di LyricJam nasce da un gruppo di ricercatori guidato da Olga Vechtomova, tutti membri del Natural Language Processing Lab dell’università di Waterloo in Canada. Il team presenterà il lavoro alla Conferenza internazionale sulla creatività computazionale, ma nell’articolo pubblicato in anteprima sulla piattaforma ArXiv viene già spiegato come gli studiosi sono riusciti ad applicare il machine learning al processo creativo, conciliando così le avanzate tecnologie dell’apprendimento automatico all’attività artistica e lirica.

Nei loro precedenti lavori inerenti alla generazione di testi per canzoni, i ricercatori avevano già sviluppato un sistema in grado di analizzare musica e parole di un autore per identificarne e riprodurne lo stile di scrittura, così da riuscire a produrre versi in linea con il genere e i gusti dell’artista. Successivamente, l’interesse di ricerca del team di Waterloo si è spostato verso la programmazione di un sistema computazionale per la creazione di versi sulla base di musica strumentale, non solo file audio registrati in studio, ma anche durante improvvisazioni e jam session live.

LyricJam ha dunque lo scopo di analizzare un campione audio di musica strumentale dal vivo e proiettare su uno schermo versi che siano in linea con le emozioni e il messaggio insito nella traccia strumentale. Il sistema quindi, rileva il file audio e lo converte in spettrogrammi (ovvero delle rappresentazioni grafiche del suono in funzione di intensità e tempo) per poi passare all’analisi automatica tramite metodi di deep learning, basati cioè sulla stratificazione di reti neurali artificiali per l’elaborazione di informazioni complesse.

Nonostante LyricJam sembri avere il potenziale per rivoluzionare l’industria musicale attraverso l’intelligenza artificiale, è importante puntualizzare che lo scopo con cui è stato elaborato non è quello di soppiantare gli autori nella produzione di testi, bensì di supportarne il processo creativo. “Vorrei sottolineare che l’obiettivo principale di questa ricerca non è quello di scrivere canzoni al posto dell’artista“, ha sottolineato Olga Vechtomova, “ma di ispirarne la creatività suggerendogli nuove idee ed espressioni che il sistema ha prodotto analizzando la sua musica. Non vogliamo rendere il processo di stesura dei testi più veloce o più semplice. Piuttosto, vogliamo renderlo più appagante, aiutando l’autore a sfruttare il flusso creativo attraverso la collaborazione con il sistema”.

Queste affermazioni sembrano essere confermate dai risultati di studi e verifiche condotti con la partecipazione di artisti musicali. Gli autori coinvolti hanno dichiarato di trovare il sistema utile non solo per la scrittura del testo di una canzone, ma si sono addirittura sentiti incoraggiati all’improvvisazione strumentale durante la prova. LyricJam viene percepito dagli artisti come un partner di jam session non rivale e crea così un ambiente privo di competizione, che spinge verso la ricerca di nuove forme di espressione.

Nata a Formia nel 1996 e adottata da Roma nel 2015, ha conseguito la laurea triennale in Scienze economiche presso La Sapienza di Roma con una tesi sperimentale sull’Indice di Sviluppo Umano. Attualmente è borsista presso il Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” e studentessa del Master of Science in Economics presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

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