Le intelligenze artificiali rappresentano sempre più una realtà. Crescono gli assistenti digitali dei telefoni cellulari, i sistemi di guida assistita delle automobili, i chatbot, i sistemi di traduzione automatica di testi e discorsi, i robot in fabbrica, gli algoritmi in grado di consigliarci prodotti e servizi conformi ai nostri gusti e bisogni, sistemi che ci assistono nell’apprendimento, videogiochi sempre più realistici. È in atto una vera e propria rivoluzione resa possibile dalla diffusione delle intelligenze artificiali che possono semplificare e migliorare le nostre vite sostituendoci nei lavori più pericolosi e usuranti, aiutandoci a prendere decisioni maggiormente ponderate, agevolandoci nella guida, assistendoci in caso di malattia, agevolando l’espletamento delle attività da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
A fronte di un fenomeno tanto affascinante e ricco di prospettive e opportunità, nel settembre 2017 Agid ha dato il via alla task force sull’Intelligenza Artificiale al servizio del cittadino con il compito di comprendere come la diffusione di nuovi strumenti e tecnologie possa incidere nella costruzione di un nuovo rapporto tra Stato e cittadini e formulare un primo rapporto sintetico, un libro bianco con suggerimenti e raccomandazioni per la pubblica amministrazione italiana e valutazione di possibili progetti pilota per sperimentare applicazioni e servizi che utilizzano strumenti di intelligenza artificiale.
Ebbene, il 21 marzo scorso è stato presentato il libro bianco “L’Intelligenza Artificiale al servizio del cittadino”, frutto di un lavoro di consultazione che ha coinvolto circa un centinaio di soggetti pubblici e privati che a vario titolo si occupano di IA in Italia e che per la prima volta si rivolge alle amministrazioni pubbliche formulando raccomandazioni e indicazioni su come sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale, limitandone criticità e aspetti problematici, per sviluppare servizi pubblici sempre più a misura di cittadino.
Si tratta di un documento molto interessante che affronta con semplicità e linearità un tema tanto complesso quale quello dell’IA sintetizzando in maniera schematica ed efficace le sfide da affrontare. Innanzitutto un sfida etica da incentrare sull’affermazione del principio antropocentrico, secondo cui l’Intelligenza Artificiale deve essere sempre messa al servizio delle persone e non viceversa. Accanto a questa si pone una sfida non meno difficile, anzi, forse la più complessa, ossia una sfida tecnologica che ruota attorno al tentativo di rendere queste tecnologie un po’ più simili al nostro modo di relazionarci col mondo, pur essendo qualcosa ancora in fase embrionale. Fondamentale, a tal proposito, è la sfida delle competenze. Queste ultime, in particolare, devono necessariamente essere sviluppate sia con riguardo ai cittadini – i quali devono essere messi in condizione di capire le opportunità connesse alle AI, di sfruttarle a pieno e di lavorare anche in questo settore in ascesa – che con riferimento al personale delle PP.AA. che deve essere in grado di capire quali strumenti di Intelligenza Artificiale integrare nei propri processi lavorativi e quali proporre ai cittadini. La quarta sfida invece è connessa ai dati su cui si basano molti degli algoritmi di Intelligenza Artificiale di cui deve essere garantita la buona qualità ed il fatto che siano privi di errori di generazione onde evitare errori di interpretazione. La quinta sfida ha carattere legale e si incentra su diversi profili tra cui spicca, per rilevanza, il tema della responsabilità nel caso di decisioni assunte sulla base delle evidenze mostrate dalle AI o prese autonomamente da queste ultime. La sesta sfida concerne invece esclusivamente la PA alla quale spetta mettere in campo le azioni necessarie per accompagnare la trasformazione del Paese verso l’adozione dell’Intelligenza Artificiale, innanzitutto nella gestione del rapporto tra lo Stato, i cittadini e le imprese assicurando – e qui subentra la settima sfida – che l’IA ed i vantaggi ad essa connessi siano accessibili a tutti e di semplice e immediato utilizzo. Nell’ottica di verificare gli effettivi vantaggi derivanti dall’uso dell’Intelligenza Artificiale nella Pubblica amministrazione, l’ottava sfida riguarda la misurazione dell’impatto di questo genere di tecnologie mentre la nona ed ultima sfida concerne l’essere umano intendendo con tale espressione la necessità di fare in modo che tutti, sia i cittadini, sia le Istituzioni, siano consapevoli del significato profondo che può assumere l’utilizzo di questi strumenti, dei loro vantaggi, ma anche delle criticità che gli stessi pongono. A tal fine, il libro bianco propone sperimentazioni nell’ambito del design, delle arti, della psicologia, dell’antropologia, della sociologia e, in generale, delle discipline umanistiche in grado di costituire ponti tra ricerca, industria e società.
Siamo dunque di fronte ad un momento di possibile svolta non solo per i cittadini e le imprese che già stanno iniziando a conoscere le intelligenze artificiali ma anche per le pubbliche amministrazioni che hanno davanti a loro un cammino senza dubbio difficile da percorrere – soprattutto dal punto di vista della formazione professionale ed in senso lato culturale – all’esito del quale però potranno contare su un alleato in più, le IA, per raggiungere (tra l’altro) l’obiettivo tanto agognato di un’azione amministrativa più efficace ed efficiente al servizio dei cittadini.




