Si è svolta lo scorso 3 dicembre presso il Centro Congressi Albert Borschette di Bruxelles la conferenza dal titolo “B-Day: Boosting Connectivity Investments” (qui il link alla pagina dell’evento), un appuntamento che ha rappresentato un’occasione di confronto sugli ultimi sviluppi e sull’attuazione delle iniziative Ue in materia di banda larga. In particolare, l’iniziativa ha approfondito il tema dell’innovazione declinandolo in varie dimensioni: dalle tecnologie di punta ai modelli di business e all’innovazione in ambito finanziario, al fine di individuare nuovi spunti e sinergie tra i diversi settori. Nell’occasione sono stati mostrati gli ultimi sviluppi del programma intitolato “Connecting Europe Facility” (CEF).
La conferenza B-Day è stata aperta dal discorso introduttivo del vicedirettore generale della DG CNECT, Claire Bury. Tra gli altri, anche il presidente dell’Istituto per la Competitività (I-Com), Stefano da Empoli, ha preso parte all’evento. Nello specifico è intervenuto nel tavolo di lavoro dal titolo “5G Highways: is Europe in the fast line” insieme a Manuel Braga (Deutsche Telekom), Emmanuel Gabla (Arcep), Steve Phillips (CEDR) e Ben Wreschner (Vodafone). Ha moderato il dibattito il direttore generale di FTTH Council Europe, Erzsebet Fitori.
La discussione si è concentrata sullo stato dell’arte e sul ruolo che i cosiddetti corridoi 5G ricoprono nel realizzare una sistema di connettività all’avanguardia in tutto il Vecchio continente, al fine di individuare obiettivi e sinergie tra i diversi settori. Lo scopo comune è dare vita a un’Unione più interconnessa che consenta la concretizzazione di nuove strategie frutto della collaborazione i settori dei trasporti, dell’energia e del digitale. Come raggiungerlo? Attraverso infrastrutture più resilienti, sostenibili e, soprattutto, economicamente efficienti.