Decalogo Digitale PromethEUs | Quali priorità di policy per il prossimo mandato legislativo europeo?

Presentato lo scorso 9 aprile nell’ambito della conferenza “Digital for Growth: Strengthening the Single Market and Reviving EU Competitiveness” il Decalogo Digitale stilato da PromethEUs, la rete di think tank dell’Europa meridionale composta dall’Elcano Royal Institute (Spagna), dall’Istituto per la Competitività I-Com (Italia), dalla Foundation for Economic and Industrial Research IOBE (Grecia) e dall’Institute of Public Policy (Portogallo).

Tra le priorità di policy per il prossimo mandato legislativo europeo:

1.Aumentare il budget del programma Europa digitale nel bilancio UE

Il budget attuale non raggiunge neppure singoli investimenti individuali delle aziende più grandi al mondo in un unico campo.

2.Più coordinamento negli investimenti in aree tecnologiche chiave

Il budget UE per il digitale ha bisogno di essere aumentato, ma necessita anche di un maggiore coordinamento con altri programmi europei e tra gli stati membri.

3.Usare gli appalti pubblici per aumentare la domanda di innovazione

Nel caso di tecnologie di frontiera che devono essere ancora sviluppate, si possono contemplare dei meccanismi centralizzati o almeno coordinati per accelerare i tempi di accesso al mercato.

4.Ridurre la burocrazia a livello europeo e nazionale

Il processo di scaling up deve essere facilitato, con corsie preferenziali per le start-up e PMI innovative.

5.Snellire la legislazione digitale europea

Il prossimo mandato deve avere come focus la semplificazione e la messa a sistema della legislazione esistente, anziché produrne di nuova.

6.Completare l’Unione dei mercati dei capitali

L’attuale dimensione nazionale degli investimenti in realtà innovative rappresenta un evidente limite per la crescita delle start-up europee.

7.Rendere più efficienti le PMI con programmi specifici volti a migliorare e riqualificare le competenze del management e forza lavoro attuali

I programmi attuali non sono in grado di raggiungere una quantità adeguata di aziende di piccole e medie dimensioni. Occorre pensare a strumenti di massa alternativi (es. corsi multimediali).

8.Accelerare la creazione di DataSpace settoriali

È necessario superare gli ostacoli attuali e velocizzare la creazione di nuove competenze.

9.Facilitare l’interoperabilità e gli ecosistemi digitali aperti

Le entità europee sono mediamente più piccole e dunque potrebbero beneficiare più di altre da servizi interoperabili e da piattaforme aperte.

  1. Puntare sulla digital diplomacy

Forum multilaterali e accordi bilaterali devono essere attivamente promossi dalle istituzioni europee con la delega specifica a un singolo Commissario.

 

Scarica il Decalogo Digitale.