Il 16 luglio 2025 è stata presentata la proposta del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2028-2034 che prevede il sostegno alla transizione verde e alla decarbonizzazione attraverso diversi programmi. Le principali linee di finanziamento dedicate esclusivamente a questo obiettivo sono una sezione specifica del Fondo Europeo per la Competitività (European Competitiveness Fund) e il Meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility – CEF). Inoltre, una quota dei finanziamenti destinati ai Piani di partenariato nazionali e regionali – elemento centrale della politica europea delineata dal QFP – proverrà dal Fondo sociale per il clima, con uno stanziamento di 50 miliardi di euro tra il 2028 e il 2032. Esistono poi ulteriori programmi che, pur non essendo focalizzati esclusivamente sulla transizione verde, contribuiscono indirettamente agli obiettivi di decarbonizzazione, tra cui il Global Europe Instrument, il Programma di ricerca e formazione Euratom e i programmi relativi alla disattivazione nucleare in Lituania e alla cooperazione per la sicurezza nucleare.
Considerando anche il Fondo per l’Innovazione, lo strumento InvestEU e il Programma Horizon Europe, il Fondo Europeo per la Competitività dispone complessivamente di 450,5 miliardi di euro a prezzi correnti per il periodo 2028-2034. La sezione dedicata a “Transizione pulita e decarbonizzazione industriale” conta su risorse totali pari a 67,4 miliardi di euro: di questi, 26,2 miliardi provengono direttamente dal QFP come nuove risorse proprie allocate nel Fondo per la Competitività, mentre i restanti 41,2 miliardi sono forniti dal Fondo per l’Innovazione.
Fig. 1: Sezione “Transizione pulita e decarbonizzazione” del Fondo Europeo per la Competitività, risorse stanziate e provenienza (2028-2034)
Fonte: Commissione Europea, 2025
IL FONDO PER L’INNOVAZIONE
All’interno degli anni di riferimento del nuovo QFP, il Fondo per l’Innovazione interverrà a finanziare le attività innovative per la decarbonizzazione in modo massiccio solo dal 2031. Questo programma, infatti, non è calibrato sullo stesso intervallo tempo del QFP. La dotazione corrente del Fondo per l’Innovazione, che va dal 2020 al 2030, è di circa 38-40 miliardi, una cifra di poco inferiore al contributo che secondo le stime il Fondo darà in soli quattro anni, dal 2031 al 2034. Il Fondo per l’Innovazione è uno strumento che si finanzia attraverso la vendita delle quote di emissione di carbonio dell’Unione. Con l’implementazione della riforma dell’ETS, che va ad includere nuovi settori all’interno del sistema di scambio di quote, si presume che gli introiti dalla vendita delle quote di emissione saranno maggiori e che quindi l’importo del Fondo sarà più alto, anche a fronte di un prezzo del carbonio sul mercato di scambio di titoli più elevato rispetto al ciclo corrente. Il Fondo per l’Innovazione ha finanziato e continuerà a finanziare progetti che si concentrano su tecnologie che possono contribuire significativamente alla decarbonizzazione dell’industria europea, coprendo settori come energia rinnovabile, industrie ad alta intensità energetica, stoccaggio dell’energia, cattura, stoccaggio, sequestro e/o utilizzo del carbonio (CCS/CCUS) e manifattura a basse emissioni. È imperativo per l’UE riguadagnare terreno nella leadership tecnologica della transizione verde. In termini di innovazione energetica l’UE fatica a stare al passo di Giappone e Stati Uniti, ed è ancor più indietro rispetto ai leader: Cina e, in misura minore, Corea del Sud.
PRIORITÀ STRATEGICHE NEL FONDO EUROPEO PER LA COMPETITIVITÀ
Oltre al Fondo per l’Innovazione, Il Fondo Europeo per la Competitività ha in seno, per la decarbonizzazione, anche la quota parte attribuibile al QFP, che consiste di circa €26,2 miliardi. Queste risorse saranno destinate alla decarbonizzazione industriale di grandi, medie e piccole imprese ad alta intensità energetica. Si punta a contribuire alla transizione industriale verso un’economia sostenibile, circolare ed efficiente dal punto di vista di tutte le risorse. Ciò include l’adozione di tecnologie innovative su tutta la filiera, dalla generazione rinnovabile o pulita, fino alla promozione di sistemi energetici più flessibili, digitali ed efficienti. La Banca Europea per la Decarbonizzazione Industriale, prevista dal Patto per l’Industria Pulita, sarà infatti compresa nella governance del Fondo Europeo per la Competitività. Le azioni che potranno essere intraprese con il Fondo sono quelle a supporto di:
- Efficienza energetica, sistemi di accumulo, sistemi di demand response, reti di trasmissione e distribuzione nazionali, digitalizzazione dei sistemi energetici, sistemi di energia rinnovabile integrata, soluzioni di riscaldamento e raffrescamento
- Elettrificazione e decarbonizzazione dei processi produttivi dell’industria, incluso CCS e CCUS
- Potenziamento della manifattura di tecnologie pulite, di materiali avanzati e della relativa catena di approvvigionamento
- Mobilità sostenibile, inclusi veicoli, infrastrutture e sistemi di smart mobility
- Produzione, stoccaggio, distribuzione di biocarburanti
- Protezione, ricostituzione e miglioramento degli ecosistemi terrestri e marini
- Prevenzione, controllo e riduzione di inquinamento
- Investimenti, innovazioni e modernizzazione nel settore della blue economy
- Sostenibilità e transizione di piccole e medie imprese, incluse quelle nel settore del turismo e delle costruzioni
- Sviluppo di competenze verdi.
Inoltre, vi sono altri riferimenti alla transizione verde nel Fondo Europeo per la Competitività, in particolare all’interno del segmento “Resilienza e sicurezza, industria della difesa, spazio” del Fondo che ha una dotazione complessiva di €130,7 miliardi per il periodo 2028-2034. Fra gli obiettivi del segmento vi sono:
- Il rafforzamento nella capacità dell’UE di esplorazione, estrazione, processamento e riciclo delle materie prime e diversificazione delle fonti di approvvigionamento, con particolare focus sul miglioramento della disponibilità delle stesse tramite la riduzione dei tempi di consegna, la riserva di slot di produzione o stoccaggio di prodotti, prodotti intermedi e materie prime
- La protezione delle infrastrutture energetiche strategiche
All’interno del Fondo Europeo per la Competitività rientra anche il Programma Orizzonte Europa che, con un’allocazione proposta di €175 miliardi invece degli 86 stanziati nel precedente QFP, contribuirà sensibilmente agli obiettivi della transizione energetica. Orizzonte Europa è sempre stato basato sulla ricerca e l’innovazione e nel nuovo ciclo finanziario questa caratteristica non potrà che rimanere invariata. €25 miliardi saranno affidati ad attività collaborative di ricerca e innovazione nell’ambito del capitolo “Transizione pulita e decarbonizzazione industriale” del Fondo europeo per la Competitività.
CONSIDERAZIONI FINALI
La Commissione Europea intende assegnare risorse significative per la competitività del blocco. Il Fondo Europeo per la Competitività, che oltre alla decarbonizzazione stanzia risorse per il digitale, la salute, la bioeconomia, la difesa e lo spazio, ne è la prova tangibile. Sebbene le negoziazioni del Consiglio con il Parlamento non siano ancora iniziate, l’importanza della transizione energetica nel percorso fino al 2034 si evince fin dalle battute iniziali di questa proposta. Un punto da focalizzare adeguatamente sarà il contributo del Fondo per l’Innovazione che sarà direttamente proporzionale al prezzo del carbonio sul mercato di scambio di titoli ETS.