Rapporto I-Com 2011 sulle reti di nuova generazione

Il basso tasso di penetrazione della broadband fissa, la mancanza di un quadro regolatorio chiaro per la nuova rete in fibra, che apra il mercato, l’assenza di un operatore via cavo, la mancanza di politiche pubbliche nazionali a sostegno, le grandi incognite sul ritorno sugli investimenti sono i principali problemi che limitano lo sviluppo delle NGN in Italia, oltre ovviamente agli elevati costi per la realizzazione della nuova rete. Nonostante queste incertezze, la disponibilità mostrata dagli operatori privati ad incrementare gli investimenti in questo settore indica che esistono ampi margini per superare gli ostacoli e compiere questa strategica opera di modernizzazione del Paese. Questo è quanto emerge dallo studio di I-Com, Istituto per la Competitività, sulla diffusione delle reti di nuova generazione, dal titolo “Goodbye Digital Agenda? Livello e remunerazione degli investimenti privati nelle reti di nuova generazione”.

Anno: 2011
N° pagine: 206
Autore: [tp no_translate=”x”]Giovanni GANGEMI, Sara DI TROCCHIO, Giorgio MARINI, Andrea MARZULLI[/tp]

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