Codici numerici di priorità ed infermieri esperti: ecco come cambia il pronto soccorso

immagine pronto soccorsoIl cambiamento della società, caratterizzata da un aumento dell’età media, un maggior numero di anziani e di malati cronici, ha dato origine ad una differente domanda di cura e ad un gran numero di cittadini che spesso si trovano a dover aspettare per lungo tempo in sale d’attesa affollate prima di essere visitati in caso di urgenza. Secondo quanto riportato da Barbara Gobbi su il Sole 24Ore [1], la modalità con la quale viene assegnata la priorità a chi si reca al pronto soccorso sarebbe destinata a cambiare, grazie al documento di revisione delle linee guida sul triage intraospedaliero. Quando le nuove linee guida diventeranno operative gli infermieri esperti nel triage, appositamente formati, avranno circa 5 minuti di tempo per assegnare un codice numerico di priorità a chiunque abbia bisogno di cure. Gli attuali codici “colorati”, che vanno dal rosso (massima priorità), al giallo, al verde e al bianco (paziente non urgente), verranno infatti sostituiti da codici numerici che andranno dal numero 1 (massima priorità) al 5 (non urgenza):

1-      Emergenza con compromissione delle funzioni vitali

2-      Urgenza con rischio di compromissione delle funzioni vitali

3-      Urgenza differibile

4-      Urgenza minore

5-      Non urgenza

La presenza di differenti codici di priorità non costituisce l’unico cambiamento importante a cui andranno incontro le strutture adibite al pronto soccorso, infatti il ricorso ad infermieri altamente qualificati, in grado di rivalutare gli utenti in attesa di ricevere cure per l’aggiornamento del triage in base al mutamento delle condizioni di salute, somministrare farmaci, effettuare prelievi e avviare una serie di trattamenti qualora autorizzati a farlo, consentirà di accogliere i pazienti nel miglior modo possibile. Il personale infermieristico adibito al triage sarà costituito unicamente da infermieri che avranno già lavorato in pronto soccorso da almeno 6 mesi,  frequentato un corso teorico di minimo 16 ore e lavorato almeno 36 ore affianco ad un tutor esperto. La formazione di questo personale altamente qualificato prevede inoltre un aggiornamento continuo e la frequenza di corsi specifici, come quelli riguardanti il trattamento delle urgenze nei bambini.

I tempi di attesa verranno inoltre ridotti, infatti le urgenze dovranno essere  prese in carico entro 15 minuti,  i codici 3 e 4 (ex codice verde) dovranno attendere rispettivamente fino a 60 e 120 minuti il proprio turno, mentre le non urgenze dovranno essere trattate entro 4 ore.

Si tratterebbe dunque di un passo importante, in quanto il ricorso a questo tipo di triage potrebbe effettivamente rispondere meglio ad una domanda di cura in continua evoluzione, al contrario della risposta ad oggi offerta ai cittadini, che continua a basarsi su linee guida del 2001, non più adatte a soddisfare le nuove esigenze di una popolazione maggiormente affetta da malattie croniche, più anziana e polimorbida.


[1] B. Gobbi, “Triage in pronto soccorso, si cambia: via i codici colore, arrivano 5 numeri. Infermieri sempre più autonomi”, Il Sole 24 Ore, 30.03.2016

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Biotecnologie Mediche presso l'Università di Tor Vergata nel 2012, ha conseguito un master in Management e Marketing Farmaceutico nel 2013.

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