Difficoltà di accesso alle cure mediche: l’analisi di Eurostat

figura abcIn questo periodo storico, caratterizzato da una sanità con risorse limitate, si sente spesso parlare di come l’universalità del nostro SSN possa essere messa in pericolo dall’arrivo di cure sempre più costose a fronte di una domanda sempre più ampia. Il report dell’Eurostat, “Unmet health care needs statistics”, reso disponibile anche da quotidiano sanità il 6 luglio 2016, mostra quali sono le motivazioni che favorirebbero l’allontanamento dei cittadini dalle cure mediche e odontoiatriche.

In base ai risultati ottenuti da Eurostat, risulta che il 6,7% della popolazione dell’UE-28 nel 2014 ha riportato un bisogno insoddisfatto di visite o trattamenti medici, dovuti in circa la metà dei casi a problemi correlati con l’organizzazione dei sistemi sanitari. Circa il 3,6% della popolazione dai 16 anni in su ha infatti indicato come principali problemi il costo dei trattamenti (2,4%), la distanza che deve essere percorsa per riceverli (0,1%) e le liste d’attesa (1,1%). Le altre ragioni, differenti dai problemi correlati all’organizzazione del SSN, che hanno portato i cittadini europei (secondo il 3,1% della popolazione) a non curarsi sono le seguenti: mancanza di tempo (0,8%), mancata conoscenza di un buon medico (0,1%), paura di sottoporsi ai trattamenti o di essere visitati (0,3%), attesa di un miglioramento clinico (1,1%), altre ragioni (0,8%).

Entrando nel dettaglio notiamo che la percentuale di persone insoddisfatte varia notevolmente in base al Paese di provenienza, passando dal 2,3% di Malta, al 5,4% della Spagna, al 6,3% della Francia, al 6,4% della Germania, al 12,7% della Grecia, mentre l’Italia si colloca leggermente al di sopra della media UE-28, toccando il 7,8%.

Secondo il 7,8% degli italiani le ragioni che stanno alla base del bisogno insoddisfatto di salute percepito sarebbero le seguenti:

  • ragioni correlate all’organizzazione del SSN (7%): costi elevati (6,2%), distanza (0,1%), liste d’attesa (0,8%);
  • ragioni non correlate all’organizzazione del SSN (0,8%): mancanza di tempo (0,2%), paura di trattamenti/visite (0,1%), attesa di un miglioramento clinico del problema di salute (0,1%), altre ragioni (0,3%).

In conclusione, appare dunque evidente che sia secondo i cittadini italiani, sia secondo i cittadini europei, alla base dei bisogni di salute insoddisfatti sia presente un problema di tipo economico, sostanzialmente dovuto ai costi delle visite o dei trattamenti offerti dal servizio sanitario, mentre le liste d’attesa e le problematiche non attinenti all’organizzazione del servizio sanitario non determinerebbero un grosso allontanamento dei pazienti dalle cure mediche. Il 7,6% della popolazione UE-28 lamenta inoltre problemi di accesso alla salute orale, in particolar modo il 5,1% della popolazione indica un elevato costo dei trattamenti: in questo caso l’Italia si discosta maggiormente dalla media UE-28, segnando un 11,6% di popolazione insoddisfatta, di cui quasi la totalità (10%) evidenzia il costo dei trattamenti e delle visite come principale problema. I dati Eurostat evidenziano dunque il forte peso che i costi delle visite mediche e dei trattamenti attualmente disponibili hanno sulla salute dei cittadini, italiani in primis.

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Biotecnologie Mediche presso l'Università di Tor Vergata nel 2012, ha conseguito un master in Management e Marketing Farmaceutico nel 2013.

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