L’Innovazione energetica corre

sonnenIl Rapporto I-Com sull’innovazione energetica, proseguendo un’attività avviata nel 2009 e, di anno in anno, aggiornata e adattata ad un contesto sempre più cangiante, è ormai giunto alla sua nona edizione: L’INNOVAZIONE ENERGETICA CORRE. Dai laboratori di ricerca alle case degli italianiL’obiettivo resta quello di fornire utili spunti per una riflessione annuale sia sulla direzione presa dall’innovazione, non solo tecnologica, in materia di energia, e quindi di ambiente, sia sul posizionamento dell’Italia rispetto ai principali competitor a livello mondiale nella ricerca e sviluppo in campo energetico.

Temi che portano a sfide, anche molto complesse, anticipate da rapidi e inaspettati cambiamenti, che il sempre più composito universo dell’energia vede materializzarsi dinnanzi a sé. Sfide da intraprendere, in ogni caso, anche prescindendo, da calcoli, ripensamenti e incertezze della politica. Come dimostra l’attivismo degli Stati Uniti. Il Rapporto, pertanto, oltre all’analisi sulla ricerca e lo sviluppo in campo energetico – con l’analisi della produzione brevettuale delle più sviluppate economie europee ed extra-europee e dei principali Paesi emergenti – affiancata da un focus sui brevetti nella mobilità sostenibile, non solo insegue l’innovazione lungo tutta la filiera dell’energia, dalla produzione al consumo passando per la rete e l’accumulo, ma affronta anche il tema degli usi, consumi e dei consumatori stessi. Investiti in pieno dall’onda digitale, con la sua incredibile e crescente disponibilità di dati, con le innumerevoli opportunità che offre, ma anche le necessarie attenzioni che tutto ciò comporta.

Innovazioni (e automatismi) che potrebbero avvantaggiare anche i consumatori più vulnerabili che si trovano in condizioni di povertà energetica.

Del resto l’evoluzione e le innovazioni nella partecipazione al consumo – nonché alla produzione – da parte dei consumatori possono e potranno sempre più contare su applicazioni ICT che a loro volta chiamano le imprese a rivisitare i propri modelli di business in chiave digitale.

Un contesto in cui, grazie alla disponibilità dei dati, anche gli scambi, autonomi e sicuri, potrebbero avvenire tramite la blockchain technology. Il “registro distribuito”, che ogni giorno rende possibile acquistare merce in maniera sicura e anonima utilizzando la criptomoneta virtuale dei bitcoin, potrebbe, infatti, svilupparsi anche nell’energia. I prosumer potranno cedere energia ai consumatori e ad altri prosumer loro vicini in maniera automatica, senza bisogno dell’intervento umano o di un’autorità di controllo. Naturalmente, notevole aiuto all’autoproduzione potrà anche venire dallo sviluppo dello storage residenziale. Quest’ultimo, con la riduzione dei costi, oltre a contribuire alla decarbonizzazione, potrà, insieme alle altre forme di flessibilizzazione, consentire l’integrazione di una maggiore quota di fonti rinnovabili e giocare un ruolo fondamentale nella gestione dei “colli di bottiglia” della rete.

L’innovazione, in fondo, non solo è inarrestabile, ma è sempre più pervasiva. Basti pensare all’interesse che suscitano le startup, anche nelle innovative forme di finanziamento, come ad esempio l’equity crowdfunding o le fondazioni di comunità.

Il coinvolgimento e partecipazione dei privati, infine, stanno per essere innovati anche in relazione  ai processi autorizzativi, dove anche in Italia sta per essere introdotto l’istituto del dibattito pubblico, che tuttavia per poter essere uno strumento efficace ha bisogno di (minime) risorse economiche che garantiscano autorevolezza e terzietà al processo.

Difficile, tuttavia, pensare che tutti questi mutamenti ciò possano avvenire senza un crescente impegno, tanto dei soggetti pubblici quanto delle grandi imprese, in un’articolata ricerca di nuove soluzioni sistemiche e tecnologiche e anche di nuove visioni ed obiettivi. Anche perché a noi pare che l’innovazione evolva, comunque, in fretta, e talvolta, anche nel campo sempre più vasto e variegato dell’energia, pare proprio correre;  non solo in più direzioni, ma anche su più dimensioni.

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