La ripresa economica del Veneto è stata coerente con il Nord Italia. Anche la domanda interna ricomincia a dare un contributo positivo alla crescita economica, rafforzandosi in particolar modo nell’ultimo anno ma, come in molte altre Regioni italiane, non si recupera ancora il livello di Pil pro-capite degli anni pre-crisi. Pesa anche la ferita causata dalla crisi del sistema delle banche popolari. La crescita del Pil è trainata dal terziario e dai servizi: tuttavia si registrano tassi di ripresa confortanti anche dal settore manifatturiero. Il tessuto produttivo del Veneto si qualifica tra i più avanzati e complessi d’Italia. Esso da solo compone più del 9% delle imprese italiane. Le 391.474 imprese che hanno sede legale in Veneto impiegano 1.625.513 dipendenti, quasi il 10% del totale nazionale. Di queste sono 134.889 le imprese attive con dipendenti, la maggior parte di esse afferisce al settore del commercio e delle attività manifatturiere, che impiegano il 56% degli addetti totali, e dalle imprese attive nei servizi di alloggio e ristorazione. La crescita del valore aggiunto delle attività economiche nel periodo 2007-2015 è però principalmente trainata dal settore dei servizi, il cui valore aggiunto nel periodo è cresciuto complessivamente del 7%. Il sistema industriale regionale è stato profondamente colpito dalla crisi economica: nel 2008-2015, infatti, il Veneto è la terza Regione in Italia per numero di ore di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria erogate, tuttavia, rapportato all’ampiezza del tessuto produttivo, il Veneto risulta meno colpito dalle crisi aziendali, anche se di stretta misura, rispetto alla media italiana. Buoni risultati si registrano sul mercato del lavoro, rispetto al resto d’Italia, anche se la Regione ha sofferto più di altre della crisi dei consumi interni ed anche per questo ha affermato negli anni la sua presenza sui mercati internazionali.