Influenza, tutti i falsi miti da sfatare secondo l’Organizzazione mondiale della sanità


Articolo
Cinzia Aru

Considerata spesso non pericolosa, l’influenza causa ogni anno tra i 350.000 e i 650.000 decessi, nonché milioni di ricoveri[1]. Quest’anno ricorre inoltre il centesimo anniversario dell’influenza spagnola, esempio di come i virus influenzali possano in realtà dare origine a vere e proprie pandemie, che si verificano quando il virus muta per sfuggire alle difese del nostro sistema immunitario.

Causata da Ortomixovirus, di tipo A, B, C, l’influenza umana si trasmette principalmente tramite goccioline di saliva disseminate nell’aria attraverso tosse e starnuti, soprattutto in spazi affollati, dando origine a infezioni respiratorie acute di varia severità[2].

Dolori muscolari, tosse, mal di testa possono essere spesso confusi con un semplice raffreddore, portando a sottovalutare la possibile insorgenza di complicanze, che possono invece colpire soprattutto i soggetti a rischio, quali bambini, anziani e immunodepressi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dunque diffuso un corso online sull’influenza e pubblicato sul proprio sito internet i cinque falsi miti da sfatare su questa patologia[3].

Mito 1. L’influenza non è grave, quindi non occorre vaccinarsi. In realtà ogni anno si registrano ricoveri e decessi a causa di questa malattia, che può colpire anche le persone sane. Molte persone guariscono in poco tempo, nel giro di poche settimane, ma non bisogna scordarsi che altre possono andare incontro a complicanze, come ad esempio infezioni all’orecchio o ai polmoni.

Mito 2. Il vaccino antinfluenzale può causare l’influenza. Il vaccino contiene un virus inattivato, che serve ad attivare le difese immunitarie nel momento in cui si viene a contatto con l’agente patogeno. Sentirsi doloranti o leggermente febbrili dopo aver fatto il vaccino costituisce una comune reazione del sistema immunitario al vaccino e dura solitamente un giorno o due.

Mito 3. Il vaccino antinfluenzale può causare gravi effetti collaterali. Il vaccino è sicuro, gli effetti collaterali gravi esistono ma sono estremamente rari.

Mito 4. Il vaccino non funziona, in quanto i sintomi dell’influenza persistono dopo averlo fatto. Il vaccino protegge da determinati ceppi di virus, mentre i virus evolvono continuamente, motivo per cui è cui è possibile venire contagiati da ceppi per i quali non ci si è vaccinati.

Mito 5. Le donne incinta non devono vaccinarsi. Le donne incinta, avendo un sistema immunitario indebolito, dovrebbero vaccinarsi. Il vaccino inattivato è sicuro durante la gravidanza.

Ricordiamo infine che oltre alla vaccinazione antinfluenzale, evitare di toccarsi spesso occhi, naso o bocca, allontanarsi da persone influenzate, lavarsi spesso le mani e disinfettare le superfici comuni costituiscono delle buone accortezze in grado di prevenire l’insorgenza di nuovi casi.

[1]  ANSA, Influenza provoca fino a 650 morti l’anno, l’Oms sfata 5 miti’, 15.10.2018

[2] OMS, sito internet

[3] Quotidiano Sanità, Influenza: siamo pronti? Le indicazioni dell’Oms, un corso on line e cinque falsi miti da sfatare. Ogni anno 650.000 morti, 12.10.2018

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Biotecnologie Mediche presso l'Università di Tor Vergata nel 2012, ha conseguito un master in Management e Marketing Farmaceutico nel 2013.

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