“La lunga marcia dei pagamenti elettronici. I ritardi e le opportunità per il sistema Italia”. È questo il titolo della roundtable organizzata il 19 maggio 2022 dall’Istituto per la Competitività (I-Com).
L’incontro ha voluto fare un punto insieme a esperti, istituzioni, imprese e associazioni sulle ultime novità di mercato, legislative e regolamentari in materia di pagamenti elettronici e sul loro possibile impatto sul nostro Paese, sia rispetto alla digitalizzazione dei cittadini, lato domanda, sia con riguardo allo sviluppo del settore fintech e più in generale dell’ecosistema dell’innovazione, lato offerta.
Lo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni ha profondamente modificato buona parte delle abitudini quotidiane delle persone, tra cui il modo in cui gestiscono le proprie finanze ed effettuano i pagamenti. Con il passare del tempo gli strumenti che servono a tale scopo sono diventati sempre più complessi, offrendo agli utenti alternative tecnologiche ai mezzi tradizionali, idonee per favorire la velocità, l’intuitività, l’efficienza e la tracciabilità delle operazioni. Portali web e app per smartphone stanno progressivamente rimpiazzando le filiali fisiche degli istituti portando ad una profonda trasformazione del settore. Questa rivoluzione coinvolge non solo soggetti bancari e intermediari finanziari ma anche soggetti specializzati in soluzioni tecnologiche, in particolare le aziende che operano nei settori hardware e software dei device mobili.
Sistemi di pagamento alternativi al contante sono ormai in circolazione dagli anni cinquanta, ma con l’avvento della digitalizzazione questi si sono moltiplicati esponenzialmente. Gli strumenti attualmente in uso possono essere ricondotti a due categorie generali ovvero gli “Old digital payments” e i “New Digital Payments”. Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, i primi consistono nei pagamenti effettuati con carta presso un POS tradizionale, mentre i secondi includono tutti i nuovi strumenti digitali di pagamento, sviluppatisi soprattutto grazie alla crescita dell’e-commerce e alla diffusione capillare di smartphone e successivamente device c.d. wearables.
Dopo l’introduzione del presidente I-Com Stefano da Empoli, della vicepresidente Silvia Compagnucci e del direttore dell’area Digitale I-Com Lorenzo Principali, è seguita la relazione iniziale di Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore di Strategia e Politica Aziendale presso l’Università Bocconi.
Hanno poi partecipato al dibattito: Javier Agudo (Visa), Alvise Biffi (Anitec-Assinform), Rita Camporeale (ABI), Giulio Carone (Enel X), Giovanni Carotenuto (Carotenuto Studio legale), Camilla Cionini Visani (ItaliaFintech), Massimiliano Dona (Unione Nazionale Consumatori), Silvia Elia (Netcomm), Elisa Gazzara (ING Italia), Ernesto Ghidinelli (Confcommercio), Alessandro Verrazzani (EOLO).
A seguire, il keynote speech di Federico Freni, sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze, e la risposta delle istituzioni con gli interventi di Lucia Albano (Camera dei deputati), Vincenza Bruno Bossio (Camera dei deputati), Giovanni Calabrò (AGCM), Patrizio Caligiuri (PagoPA), Riccardo Croce (Polizia Postale), Massimo Ungaro (Camera dei deputati), Davide Zanichelli (Camera dei deputati).