La presa in carico del paziente nell’infiammazione di tipo 2. La complessità della cronicità


Roundtable
I-Com

La presa in carico del paziente nell’infiammazione di tipo 2. La complessità delle cronicità“. È questo il titolo della tavola rotonda organizzata lo scorso 3 maggio dall’Istituto per la Competitività (I-Com) in collaborazione con Sanofi.

La risposta immunitaria di tipo 2 è un fenomeno presente in tutti gli individui a protezione di agenti patogeni esterni. In alcune persone, però, queste cellule immunitarie si attivano anche senza nessuna infezione da contrastare, danneggiando l’organismo stesso. In questi casi ci si trova di fronte ad una risposta immunitaria incontrollata. Negli anni è emerso come lo sregolamento della risposta immunitaria di tipo 2 giochi un ruolo fondamentale nell’eziopatogenesi di diverse malattie. Le cosiddette patologie coesistenti di tipo 2, infatti, condividono cellule e mediatori comuni e spesso coesistono nello stesso momento oppure in momenti differenti della vita del paziente. Questo spiega perché molte persone con infiammazione di tipo 2 possano presentare una o più di queste condizioni. Oltre la rinosinusite, la poliposi nasale, l’asma e la BPCO, le persone affette da infiammazione di tipo 2 spesso presentano altre condizioni croniche come dermatite atopica, esofagite eosinofila, intolleranze alimentari, prurigo nodularis e orticaria cronica spontanea. Proprio dal momento che l’infiammazione di tipo 2 contribuisce alla comparsa di queste patologie, è stato dimostrato che agire sulla riduzione dell’infiammazione alla base dell’asma e delle altre comorbidità ha una buona efficacia nel controllo dei sintomi.

Partendo dall’identificazione del profilo del paziente, l’incontro si è concentrato sulla complessità che lo caratterizza, nell’ambito delle cronicità. L’impatto trasversale che questa ha sulla qualità della vita dei pazienti che ne sono affetti richiede infatti una visione a 360° da parte del sistema e per questo sono stati invitati a dibatterne gli esponenti delle principali società scientifiche e delle associazioni dei pazienti e alcuni rappresentanti delle istituzioni.

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