CANTIERE EUROPA – Politiche per la competitività dell’UE: prospettive per il 2024-2029


Cantiere Europa

CANTIERE EUROPA – Politiche per la competitività dell’UE: prospettive per il 2024-2029 è il progetto promosso dall’Istituto per la Competitività (I-Com) che mira a creare un hub/officina delle idee dove policy makers, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane potranno confrontarsi con l’obiettivo di presentare alle future istituzioni europee, che emergeranno dalle elezioni del 2024, la visione strategica del sistema Italia per il prossimo mandato (2024-2029) del Parlamento e della Commissione UE.

CANTIERE EUROPA si propone di raccogliere e mettere a fattore comune gli orientamenti da tradursi in spunti di policy del sistema sociale, associativo ed imprenditoriale italiano. Puntando a coinvolgere i principali centri economici e politici per il sistema italiano, l’iniziativa si svilupperà attorno ai seguenti poli: Bruxelles e Roma.

Il progetto verrà sviluppato su una serie di eventi tematici a porte chiuse, rispettanti il principio della Chatham House rule. I Driver tematici riguardano Politiche Industriali, Autonomia Strategica e Trasformazione Digitale; Politiche per l’ Energia e la Sostenibilità; Politiche per la Ricerca, l’Innovazione e le Competenze.

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Launch Event

Roma-Bruxelles, andata e ritorno. Il contributo del sistema economico italiano alla costruzione della nuova Europa. È questo il titolo dell’evento organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e che si è tenuto giovedì 12 settembre a Roma presso la sede della Rappresentanza della Commissione europea in Italia in Via IV Novembre 149.

L’iniziativa ha rappresentato l’occasione per inaugurare i lavori di CANTIERE EUROPA, progetto promosso da I-Com che mira a creare un hub in cui policy makers, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane potranno confrontarsi con l’obiettivo di contribuire alla visione strategica del sistema Italia per il prossimo mandato delle istituzioni europee (2024-2029) del Parlamento e della Commissione EU.

L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali di Luca Pierantoni, Capo del Settore Politico Rappresentanza in Italia della Commissione europea, mentre il presidente I-Com Stefano da Empoli ha introdotto i lavori presentando il progetto. 

Successivamente, il dibattito sul contributo dell’Italia alla costruzione della nuova Europa ha coinvolto il Capo di Gabinetto Ministero delle Imprese e del Made in Italy Federico Eichbergil Consigliere del Presidente del Consiglio dei Ministri Renato Loiero, il Capo di Gabinetto Ministero dell’Università e della Ricerca Marcella Panucci e il Capo di Gabinetto Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Mario Antonio Scino. La sessione è stata moderata dal vicedirettore Adnkronos Giorgio Rutelli.

 

Comunicato stampa

1° Foresight Talk

Martedì 17 settembre si è svolto a Bruxelles il primo Foresight Talk dal titolo “EU AI Act: Balancing Technological Progress with Strong Governance for EU Competitiveness” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com).

L’iniziativa, a porte chiuse, rientra nell’ambito di CANTIERE EUROPA, il progetto I-Com che mira a creare un hub/officina delle idee dove policy makers, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane hanno la possibilità di presentare ai nuovi rappresentanti delle istituzioni europee la visione strategica del sistema Italia per il mandato (2024-2029) del Parlamento e della Commissione UE.

Sebbene la maggior parte delle disposizioni della legge sull’IA entrerà in vigore il 2 agosto 2026, l’urgenza e l’importanza di alcune disposizioni hanno portato ad accelerarne l’attuazione. È il caso del primo codice di condotta per i modelli di Intelligenza Artificiale, la cui scadenza per l’Ufficio AI è fissata a maggio 2025. A partire da queste premesse, il dibattito si è sviluppato attorno ad alcuni questi di cruciale importanza: Come valutare gli impegni volontari contenuti nella bozza del Patto per l’IA? Ci sono aspetti che necessitano di ulteriori chiarimenti o di modifiche radicali? Quali sono le principali sfide da affrontare per la stesura del Codice di Condotta?

A discuterne con il presidente I-Com Stefano da Empoli, il first counsellor Telecommunication and Transport Alberto La Bella e l’Head of Unit, Artificial Intelligence Regulation and Compliance, DG CONNECT, European Commission Permanent Representation of Italy to the EU Kilian Gross.

2° Foresight Talk

Martedì 24 settembre si è svolto a Bruxelles il secondo Foresight Talk dal titolo “Innovation-Enabled EU Competitiveness: Enhancing the Bloc’s Growth and Social Cohesion” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com).

L’iniziativa, a porte chiuse, rientra nell’ambito di CANTIERE EUROPA, il progetto I-Com che mira a creare un hub/officina delle idee dove policy makers, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane hanno la possibilità di presentare ai nuovi rappresentanti delle istituzioni europee la visione strategica del sistema Italia per il mandato (2024-2029) del Parlamento e della Commissione UE.

Il dibattito è stato incentrato sul modo in cui l’Europa può incrementare i suoi sforzi di innovazione e migliorare la produttività del lavoro. Durante la sessione di Q&A, sono stati affrontati temi cruciali, tra cui la dipendenza energetica dell’UE, le strategie per promuovere l’innovazione, le fonti di introito e il modo in cui l’UE potrebbe mettere in atto politiche che producano benefici diffusi in tutti i settori e in tutte le regioni.

A discuterne con il presidente I-Com Stefano da Empoli, il deputy chief Economist at DG Grow, European Commission Paolo Pasimeni, che ha sottolineato come le politiche industriali siano lo strumento ottimare per supportare l’intero settore, consentendo di raggiungere sia le grandi che medie e piccole aziende, rimuovendo potenziali ostacoli di ingresso sul mercato.

3° Foresight Talk

Lunedì 14 ottobre si è svolto a Bruxelles il terzo Foresight Talk dal titolo “Working Towards a True Energy Union” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com).

L’iniziativa, a porte chiuse, rientra nell’ambito di CANTIERE EUROPA, il progetto I-Com che mira a creare un hub/officina delle idee dove policy makers, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane hanno la possibilità di presentare ai nuovi rappresentanti delle istituzioni europee la visione strategica del sistema Italia per il mandato (2024-2029) del Parlamento e della Commissione UE.

Il dibattito è stato incentrato attorno a tre aspetti. Il primo riguarda la diversificazione dei fornitori di energia e al rafforzamento della cooperazione a livello di UE per aumentare la resilienza. Un secondo aspetto concerne le sfide infrastrutturali per accelerare la transizione alle energie rinnovabili. Infine, un terzo punto è relativo alle azioni necessarie per garantire che la modernizzazione della rete sia in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione e competitività.

Un altro focus ha riguardato la necessità strategica di allineare le politiche nazionali in un quadro più ampio dell’UE, rafforzando le intuizioni contenute nel Rapporto Draghi, che individua l’innovazione, la decarbonizzazione e la competitività come componenti chiave per il futuro energetico dell’Europa.

Al tavolo hanno partecipato, oltre al presidente I-Com Stefano da Empoli, l’Head of Cabinet for the European Commissioner for Energy Stefano Grassi e la Research Fellow I-Com Cristina Orlando.

4° Foresight Talk

Martedì 12 novembre si è svolto a Bruxelles il quarto Foresight Talk dal titolo “Back to the Future: The Potential of Nuclear Power in European Decarbonisation” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com).

L’iniziativa, a porte chiuse, rientra nell’ambito di CANTIERE EUROPA, il progetto I-Com che mira a creare un hub/officina delle idee dove policy makers, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane hanno la possibilità di presentare ai nuovi rappresentanti delle istituzioni europee la visione strategica del sistema Italia per il mandato (2024-2029) del Parlamento e della Commissione UE.

L’evento ha riunito numerosi tra policy makers europei, esperti del settore e stakeholder del settore energetico per esplorare il ruolo dell’energia nucleare nel percorso dell’Europa verso la net-zero.

La discussione ha evidenziato i recenti progressi della tecnologia nucleare, nello specifico dei piccoli reattori modulari (SMR), che offrono opzioni adattabili ed economicamente vantaggiose per guidare la transizione energetica del Vecchio Continente verso un futuro più sostenibile. Particolare attenzione è stata rivolta anche al ruolo strategico dell’energia nucleare rispetto al tema della sicurezza energetica, un fattore cruciale nel contesto delle attuali sfide geopolitiche.

Al tavolo, introdotto dal presidente I-Com Steafano da Empoli, è interveuto il vicedirettore generale per il coordinamento delle politiche Euratom della Commissione europea Massimo Garribba, che ha posto l’accento sul potenziale dell’energia nucleare come fonte energetica affidabile e a basse emissioni di carbonio, in grado di integrare le fonti rinnovabili in un mix energetico equilibrato.

5° Foresight Talk

Lunedì 25 novembre si è svolto a Bruxelles il quinto Foresight Talk dal titolo “Back to the Future: The Potential of Nuclear Power in European Decarbonisation” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com).

L’iniziativa, a porte chiuse, rientra nell’ambito di CANTIERE EUROPA, il progetto I-Com che mira a creare un hub/officina delle idee dove policy makers, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane hanno la possibilità di presentare ai nuovi rappresentanti delle istituzioni europee la visione strategica del sistema Italia per il mandato (2024-2029) del Parlamento e della Commissione UE.

All’evento ha preso parte Roberto Viola, direttore generale della DG CONNECT, che ha condiviso le sue riflessioni sulla promozione dell’innovazione, sulla sicurezza delle tecnologie critiche e sul rafforzamento della competitività digitale dell’Europa.

Un primo focus di discussione ha riguardato lo stato delle infrastrutture di dati, settore chiave per lo sviluppo dell’industria digitale, dell’Intelligenza Artificiale e dell’economia europea in generale. Tuttavia, in materia di cloud l’Europa è fortemente in ritardo rispetto agli Stati Uniti, dove i primi cinque fornitori rappresentano quasi la metà del mercato globale.

Centrale anche il tema dell’innovazione in relazione al contesto normativo. Imperativo per il prossimo mandato europeo di concentrarsi sulla semplificazione degli oneri di conformità che soffocano l’innovazione.

Infine, la discussione ha evidenziato l’importanza di politiche e strategie digitali lungimiranti per rafforzare la posizione dell’Europa in un panorama digitale globale in rapida evoluzione. Sono stati evidenziati tre elementi chiave per il futuro della digitalizzazione nel Vecchio Continente. In primo luogo, aumentare gli investimenti e rafforzare le infrastrutture. In secondo luogo, abilitare le aziende private nell’uso dell’IA e della gestione dei dati. Infine, l’idea di sovranità non deve comportare una sovrapproduzione di norme o a scoraggiare l’innovazione. Come sottolineato da Viola, trovare un equilibrio tra dipendenza e autonomia nelle soluzioni tecnologiche è essenziale per promuovere una fiorente trasformazione digitale.

1° Foresight Talk

Mercoledì 15 gennaio si è svolto a Bruxelles il Foresight Talk dal titolo “ACCELERATING 5G TAKE-UP: Bridging the EU’s Digital Gap with US and China” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com).

L’iniziativa, a porte chiuse, rientra nell’ambito di CANTIERE EUROPA, il progetto I-Com che mira a creare un hub/officina delle idee dove policy makers, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane hanno la possibilità di presentare ai nuovi rappresentanti delle istituzioni europee la visione strategica del sistema Italia per il mandato (2024-2029) del Parlamento e della Commissione UE.

Il tavolo è stato introdotto dal presidente I-Com Stefano da Empoli, che ha presentato le statistiche sulle infrastrutture di connettività. I dati mostrano che l’UE è generalmente in ritardo rispetto a Paesi come Stati Uniti, Cina e Corea del Sud sia in termini di penetrazione del 5G nelle telecomunicazioni che di copertura. Tuttavia, lo studio evidenzia come l’attuale metodo di mappatura non faccia distinzione tra reti 4G autonome e potenziate, con il rischio di amplificare i numeri reali e condurre ad un’interpretazione fuorviante dell’effettiva qualità del servizio offerto.

Dunque, la parola è passata a Franco Accordino, responsabile dell’unità Investimenti nelle reti ad alta capacità della DG CONNECT, che ha illustrato lo stato degli investimenti digitali del Connecting European Facility (CEF), nonché le motivazioni della Commissione, e tracciato alcuni obiettivi e strategie per l’immediato futuro del settore Telco.

Con l’avvicinarsi del 2030, è auspicabile per il Vecchio Continente ripensare un approccio strategico di lungo periodo per il raggiungimento degli obiettivi digitali. Nell’ottica di ottenere una maggiore qualità della copertura e una più profonda penetrazione delle reti, si rende necessario: adottare un approccio trasversale e in armonia con la transizione verde che unisca la connettività ad altre sfere della digitalizzazione; promuovere la diffusione di best practice e di scenari d’uso concreti per accelerare l’adozione di sistemi 5G autonomi; creare awareness sulle possibilità che il 5G può offrire sia nella vita quotidiana che rispetto al tessuto economico.

Sul fronte normativo, la regolamentazione deve essere rafforzata al fine di realizzare nell’effettivo un Mercato Unico Digitale Europeo. Allo stesso tempo, la semplificazione burocratica può essere vantaggiosa per quei mercati che hanno raggiunto equilibri funzionali e possono garantire un elevato livello di concorrenza. Infine, fondamentale è il miglioramento dei metodi di mappatura delle reti 5G, al fine di garantire un approccio standardizzato per rendere i dati più affidabili e comparabili.

2° Foresight Talk

Martedì 25 febbraio si è svolto a Bruxelles il Foresight Talk dal titolo “SKILLS FOR THE TWIN TRANSITION: Building a Resilient and Future Ready Workforce” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com). L’iniziativa, a porte chiuse, rientra nell’ambito di CANTIERE EUROPA, il progetto I-Com che mira a creare un hub/officina delle idee dove policy makers, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane hanno la possibilità di presentare ai nuovi rappresentanti delle istituzioni europee la visione strategica del Sistema Italia per il mandato (2024-2029) del Parlamento e della Commissione UE.

L’evento è stato organizzato in vista della pubblicazione della strategia Union of Skills da parte della vicepresidente esecutiva Roxana Mînzatu. Tra i temi centrali, gli approcci passati e futuri dell’UE per lo sviluppo di sistemi di competenze resilienti e adattabili, fondamentali per raggiungere gli obiettivi europei di twin transition.

La discussione è stata aperta da Alessio Caramitti, ricercatore di I-Com, che ha presentato lo studio dell’istituto sull’attuale stato dell’educazione, della formazione e delle competenze digitali e green in Europa.

La parola è passata poi al vicepresidente del Parlamento europeo, Victor Negrescu (S&D), seguito dagli interventi di Manuela Geleng, Direttrice di Jobs & Skills, e Michael Horgan, capo del team per la twin transition della DG EMPL.

Dal confronto è emersa l’importanza centrale che l’incremento delle competenze riveste nell’agenda politica di questo mandato. La strategia Union of Skills, insieme al Pact of Skills, rappresentano un chiaro segnale dell’impegno della Commissione europea in questo ambito. In particolare, le competenze digitali sono state identificate come un elemento cruciale e trainante anche per la transizione verde.

Tra gli obiettivi che l’UE si è prefissata per rafforzare il proprio sistema di competenze, si annoverano l’armonizzazione delle certificazioni, i programmi di riqualificazione professionale e upskilling, oltre all’ambizioso obiettivo di raggiungere il 70% di individui europei con competenze digitali di base.

3° Foresight Talk

Martedì 18 marzo si è svolto a Bruxelles il Foresight Talk dal titolo “EU POST-CARBON COMPETITIVENESS: Seizing the Clean Industrial Deal Opportunity” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com). L’iniziativa, a porte chiuse, rientra nell’ambito di CANTIERE EUROPA, il progetto I-Com che mira a creare un hub/officina delle idee dove policy makers, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane hanno la possibilità di presentare ai nuovi rappresentanti delle istituzioni europee la visione strategica del Sistema Italia per il mandato (2024-2029) del Parlamento e della Commissione UE.

L’evento è stato aperto da Letizia Moratti, deputata al Parlamento europeo (EPP), che, in qualità di membro della Commissione ITRE, ha condiviso alcune riflessioni sulla nuova strategia della Commissione e ha delineato gli aspetti cruciali per raggiungere un settore industriale europeo decarbonizzato e competitivo.

La parola è passata a Cristina Orlando, senior research fellow di I-Com, che ha offerto una panoramica sullo stato della produzione di tecnologie pulite, sulla dipendenza da partner terzi, sui costi energetici e sui settori più a rischio, analizzando il Clean Industrial Deal e l’Industrial Action Plan for the European automotive sector.

I partecipanti hanno concordato sull’importanza di un impegno pieno da parte dell’UE nella transizione verso un’economia pulita, sottolineando la rilevanza di un piano di decarbonizzazione e le opportunità che questo può portare in termini di crescita del settore industriale e creazione di nuovi posti di lavoro. Tuttavia, i dati mostrano che diversi settori stanno incontrando difficoltà nell’allinearsi all’obiettivo di impatto netto zero. Come evidenziato anche nello studio di I-Com, i produttori europei di clean tech affrontano costi più elevati rispetto ai concorrenti globali e dipendono ancora fortemente dalle importazioni, come nel caso dei pannelli fotovoltaici (il 40% importato nel 2024). Rispetto alla Cina, il problema della nostra capacità produttiva risiede nell’impossibilità di costruire una cvalue chain per le tecnologie a causa della mancanza di materiali critici. È proprio la Cina a colmare questa lacuna, fornendo il 66% delle materie prime critiche a livello mondiale, come rame, cobalto, litio, nichel e grafite. Pertanto, come ha sottolineato l’eurodeputata, “se oggi l’Unione è dipendente dai combustibili fossili, domani lo sarà dalle materie prime”. Inoltre, le industrie ad alta intensità energetica, come quelle siderurgiche, chimiche e petrochimiche, e dei minerali non metallici, sono i settori maggiormente colpiti dalla crisi energetica e dall’aumento dei costi.

Infine, tutti questi dati devono essere contestualizzati in una contrazione industriale dell’Eurozona del 2,2% e nella perdita di quasi un milione di posti di lavoro nel settore manifatturiero tra luglio 2023 e 2024.

Considerando ciò, la decarbonizzazione non deve diventare un fattore che contribuisce all’attuale “deindustrializzazione”. Pertanto, Letizia Moratti ha concluso che l’UE dovrebbe concentrarsi su tre priorità fondamentali per una transizione industriale pulita e sostenibile: ridurre il prezzo dell’energia e diminuire la dipendenza da paesi terzi attraverso una diversificazione delle soluzioni energetiche, prendere decisioni coraggiose quando le strategie precedenti si sono dimostrate inefficaci e potenziare l’Unione dei mercati dei capitali. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, l’UE deve sbloccare il suo pieno potenziale di investimenti incentivando i risparmi europei – che attualmente per il 35% sono fermi nei conti bancari – e superando la frammentazione degli investimenti e il flusso di capitali all’estero. In tal senso, gli investimenti privati sono uno strumento complementare fondamentale ai fondi europei – come, ad esempio, i 100 miliardi di euro previsti dalla Industrial Decarbonization Bank nel CID – per supportare l’innovazione tecnologica.

Workshop

Lunedì 24 marzo si è svolto a Roma il workshop dal titolo “DAL CANTIERE ALL’EDIFICIO. Le proposte del Sistema Italia per l’Europa del futuro” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e ospitato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’iniziativa, a porte chiuse, rientra nell’ambito di CANTIERE EUROPA, il progetto I-Com di hub/officina delle idee dove policy makers, rappresentanti delle imprese, esperti e associazioni italiane hanno la possibilità di presentare ai nuovi rappresentanti delle istituzioni europee la visione strategica del Sistema Italia per il mandato (2024-2029) del Parlamento e della Commissione UE.

Durante l’evento il Presidente I-Com Stefano da Empoli ha presentato l’interim report del progetto svoltosi negli scorsi mesi a Bruxelles.

All’evento hanno preso parte Paolo Quercia, Responsabile Divisione Studi e Analisi (MIMIT), Paolo Casalino, Direttore Generale per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l’innovazione, le PMI e il Made in Italy (MIMIT), Renato Loiero,  Consigliere del Presidente del Consiglio dei Ministri e Francesca Salvemini, Responsabile Segreteria Tecnica, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Alla discussione hanno partecipato Luigi Ardito (Qualcomm), Michele Bologna (Enel), Diego Ciulli (Google), Alessandro Moricca (PagoPA), Simone Nisi (Edison) e Michelangelo Suigo (INWIT).

Il prossimo appuntamento con la conferenza finale sarà al Parlamento europeo di Bruxelles dove verrà presentata la pubblicazione conclusiva del progetto Cantiere Europa.

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