La navigazione satellitare, attraverso i sistemi GNSS (Global Navigation Satellite System) come il GPS americano e Galileo per l’Europa, rappresenta una delle innovazioni tecnologiche più avanzate del nostro tempo, in quanto fornisce una localizzazione precisa e affidabile senza soluzione di continuità. I satelliti offrono già oggi un supporto essenziale per molteplici applicazioni in diversi ambiti e settori, tra cui trasporti, banca e finanza, agricoltura e automotive, oltre che per dispositivi e servizi di uso quotidiano, come smartphone e wearable.
LA NAVIGAZIONE SATELLITARE NELL’ECONOMIA SPAZIALE GLOBALE
Gli ultimi dati contenuti nel “Space Economy Report” di Euroconsult mostrano come la navigazione satellitare occupi il primo posto tra le applicazioni riconducibili all’economia spaziale a livello globale nel 2023, essendosi attestata a un valore di circa 260 miliardi di dollari (56,3%), seguita dalla comunicazione satellitare (35%) e – con ampio distacco – dall’osservazione della Terra (3,9%) e dal campo della sicurezza (3,2%).
Rispetto alla distribuzione del mercato spaziale globale per segmento, la navigazione satellitare nell’upstream fa registrare cifre trascurabili, mentre nel downstream – come si può evincere dal grafico sottostante – si registrano risultati decisamente diversi, avendo raggiunto una quota superiore al 63% nel 2023.
Quanto alla provenienza geografica della domanda, il report dell’EUSPA “EO and GNSS Market report” stima che l’anno scorso questa si sia concentrata maggiormente in Asia (37%), mentre il Nord America e l’Unione Europea abbiano raccolto rispettivamente il 25,5% e il 20% dei ricavi derivanti da dispositivi e servizi nell’ambito dei sistemi GNSS. Inoltre, si prevede che entro il 2033 i ricavi a livello globale potrebbero raggiungere i 580 miliardi di euro, trainati per larga parte dai servizi abilitati dai sistemi di navigazione satellitare (80%), su cui tuttavia l’UE, così come il Nord America, dovrebbero perdere terreno – rispettivamente in misura pari al 5% e 7% su base decennale – a favore di Asia-Pacifico (+7%) e Medio-Oriente e Africa (+4%).
Come anticipato, i dispositivi e i servizi collegati alla navigazione satellitare hanno un impatto positivo su numerosi segmenti di mercato, ben 15 secondo l’EUSPA. In particolare, i ricavi derivanti dalle app per smartphone rappresentano ad oggi un importante componente, corrispondendo a oltre il 40% dei ricavi totali, soprattutto grazie all’aumento della disponibilità di soluzioni user-friendly che sono divenute essenziali nella vita quotidiana, a partire dagli applicativi per gestire i propri conti correnti, passando per la fruizione di app di ride-hailing e per il turismo, sino ad arrivare alle diverse tipologie di acquisti in-app associate al gaming e ai social media.
Volgendo uno sguardo al futuro, secondo le stime EUSPA i segmenti che comprendono le soluzioni per i consumatori, strade e automotive dovrebbero dominare il mercato a livello globale, aggregando congiuntamente oltre il 90% dei ricavi complessivi nel periodo 2023-2033. Più nel dettaglio, il segmento Strade e Automotive beneficerà degli sviluppi correlati ai dispositivi utilizzati per la navigazione, come la guida autonoma e i sistemi di bordo intelligenti, mentre le soluzioni per i consumatori continueranno a essere trainate da app e dati per smartphone e tablet abilitati dai sistemi GNSS.
IL PROGRAMMA EUROPEO GALILEO
Le evidenze sin qui presentate mostrano come la navigazione satellitare sia un ambito assolutamente promettente, nonché trainante per l’evoluzione della new space economy, ancor più dell’osservazione della Terra. Anche per tali ragioni, l’Unione Europea investe da anni sul programma spaziale Galileo, che costituisce uno dei principali sistemi globale di navigazione satellitare, i cui satelliti garantiscono dati sul posizionamento con un’accuratezza pari a 20 cm, per cui è ritenuto idoneo a essere supportato anche dai veicoli a guida autonoma e dai droni commerciali. Inoltre, tra i servizi offerti c’è quello disponibile esclusivamente per soggetti pubblici autorizzati (difesa, protezione civile, forze dell’ordine), che permette di fruire del sistema senza soluzione di continuità durante crisi ed emergenze, oltre a garantire un maggiore livello di integrità e sicurezza dei dati trasmessi.
Lo scorso 5 settembre sono stati integrati con successo nella costellazione satellitare di Galileo altre due infrastrutture, portandone la quantità in orbita a 30, anche se sono effettivamente utilizzabili solo 25 satelliti. Si tratta in ogni caso di un passaggio fondamentale che garantisce un miglioramento significativo del servizio. Difatti, quest’ultima espansione di Galileo garantirà agli oltre 4 miliardi di utenti di avere a disposizione un posizionamento più accurato e con tempi di risposta decisamente migliori, elementi fondamentali per un ampio ventaglio di applicazioni, soprattutto per le operazioni di soccorso, agricoltura di precisione, assicurazioni, oltre che per il timing delle transazioni bancarie e finanziarie.
GLI ULTIMI SVILUPPI SULLA NAVIGAZIONE SATELLITARE IN ITALIA
Sulla scia del programma Galileo, anche il settore spaziale italiano gioca un ruolo decisamente di primo piano nello sviluppo di soluzioni connesse alla navigazione satellitare. Difatti, su 219 imprese registrate sulla piattaforma curata da MAECI e ASI “Italian Space Industry”, 78 di esse hanno dichiarato di svolgere attività nel campo della navigazione satellitare.
Tra queste, oltre due terzi appartengono alla classe dimensionale delle piccole e medie imprese, a cui seguono le grandi imprese (19) e, infine, le start-up (3).
A conferma dell’importanza strategica di quest’ambito anche nel contesto nazionale, a ottobre 2022 l’ASI ha indetto il bando di gara denominato “Infrastrutture per la navigazione satellitare”, che con uno stanziamento complessivo di 15 milioni di euro mira a realizzare sistemi e infrastrutture di terra di tipo GNSS, che possano contribuire sostanzialmente allo sviluppo in diversi campi di applicazione, tra cui trasporti, servizi mass-market basati sulla localizzazione, sincronizzazione delle infrastrutture critiche, agricoltura sostenibile e circolare di precisione, sorveglianza del territorio/dell’ambiente e IoT.
In particolare, il terzo lotto – con disponibilità massima di quasi 3 milioni di euro – è finalizzato alla realizzazione di un centro di competenze per la navigazione satellitare in cui effettuare testbed per la certificazione di nuovi ricevitori e tecnologie GNSS, oltre alla loro diagnostica, ricorrendo in tal senso anche ai digital twin degli ambienti applicativi finali. Ciò premesso, lo scorso 3 settembre la joint venture tra Leonardo e Thales, Telespazio, ha confermato di essersi aggiudicata come primo contraente lo sviluppo e la gestione del “Centro Nazionale di Competenze GNSS (CNCG)” con sede a Roma, insieme a un team composto da università, centri di ricerca e imprese italiane.
Il Centro consentirà la condivisione di competenze scientifiche e tecnologiche per affrontare le sfide nell’ambito della navigazione satellitare, oltre a fornire a soggetti terzi capacità di gestione di progetti complessi, nonché a sviluppare software per il monitoraggio delle prestazioni dei servizi GNSS. A tal fine, si avvarrà di una specifica piattaforma cloud così da garantire una partecipazione al progetto in forma distribuita, anche al fine di favorire il trasferimento tecnologico verso il mercato. Inoltre, sarà anche un importante hub per la formazione, in quanto verranno organizzati workshop e corsi per studenti STEM e professionisti del settore.
Peraltro, il bando appena citato non è un caso isolato. Difatti, a marzo scorso la stessa ASI ha indetto un bando di gara per la realizzazione di sistemi di navigazione per i trasporti (“Sistemi di navigazione per il trasporto autonomo e automatico”) con l’obiettivo di consentire a operatori pubblici e privati di sviluppare applicazioni per la mobilità del futuro grazie ai servizi GNSS.
CONCLUSIONI
Come riconosciuto anche all’interno del recente Rapporto sulla competitività dell’Unione Europea preparato da Mario Draghi, Galileo fornisce le informazioni per il posizionamento e il timing tra le più accurate e sicure, anche rispetto agli altri sistemi GNSS, come il GPS statunitense o il BeiDou cinese.
In definitiva, anche il campo della navigazione satellitare – seppure in crescita – sta soffrendo la mancanza di regole chiare e omogenee per il settore spaziale e, più in generale, per la space economy tra i confini eurounitari. Pertanto, si auspica che la prossima Commissione, come sottolineato anche nel report di Draghi, faccia fronte al più presto e in maniera efficace alla moltiplicazione eterogenea delle regolamentazioni nazionali, tramite l’approvazione di una legge spaziale europea che risponda adeguatamente alle peculiarità e alle necessità del settore e che sia sostenuta opportunamente dal punto di vista finanziario.