SEMPLIFICARE PER DIGITALIZZARE Il ruolo delle infrastrutture di rete nella transizione digitale italiana

“SEMPLIFICARE PER DIGITALIZZARE. Il ruolo delle infrastrutture di rete nella transizione digitale italiana” è il titolo del paper realizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) nell’ambito del primo talk di Futur#Lab, progetto di I-Com e Join Group con la partnership di Ericsson, FiberCop, Inwit e Open Fiber.

Per facilitare lo sviluppo delle reti, negli ultimi anni sono stati fatti notevoli sforzi per semplificare l’iter burocratico utile all’ottenere i permessi per realizzare le opere. Nonostante ciò, gli operatori di rete continuano a sperimentare notevoli difficoltà nel relazionarsi con le Pubbliche Amministrazioni e a dover attendere, spesso, tempi non in linea con le normative per l’ottenimento delle autorizzazioni.

  • Gli ultimi dati sulla copertura VHCN vedono l’Italia al terzultimo posto in Europa con il 59,3%, percentuale inferiore a tutte le altre grandi economie europee. L’Italia spicca invece con un numero significativo di stazioni base 5G operative, raggiungendo un totale di 63.710 (secondo valore più alto in UE).
  • Per accelerare lo sviluppo delle reti, Governo e Parlamento sono ripetutamente intervenuti negli anni nel tentativo di introdurre strumenti di semplificazione normativa. I decreti-legge nn. 76/2020 e 77/2021, noti come decreti semplificazioni, hanno introdotto una serie di innovazioni tese alla semplificazione e velocizzazione delle procedure ed alla riduzione degli adempimenti richiesti agli operatori per la realizzazione delle infrastrutture sia fisse che mobili. Alle modifiche introdotte da tali decreti, se ne sono aggiunte ulteriori sia in sede di recepimento del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (D.Lgs. n. 207/2021) sia successivamente, ad opera, in particolare, della legge n. 214/2023 e del D.Lgs. n. 48/2024.
  • Per comprendere lo stato applicativo delle semplificazioni normative citate nel capitolo precedente, l’Istituto per la Competitività ha realizzato un’analisi con il supporto delle aziende del comparto telecomunicazioni. L’obiettivo principale dell’indagine è quello di comprendere se, a seguito dei vari interventi, si sono ravvisati miglioramenti nella gestione dei processi burocratici e nelle tempistiche degli iter autorizzativi.
  • Sul versante locale, sia per quanto riguarda le infrastrutture fisse che relativamente a quelle mobili negli ultimi anni si è ravvisato un miglioramento delle tempistiche autorizzative, che però restano ancora molto lunghe. Per le infrastrutture fisse, come è emerso dall’analisi dei dati, in tutte le macroaree del Paese sono risultati necessari  almeno quattro mesi per l’ottenimento sia dell’illuminazione pubblica che per l’autorizzazione agli scavi. Stesso discorso per quanto riguarda le infrastrutture di rete mobile, che necessitano in media di 144 giorni per l’espletamento degli iter autorizzativi.

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