Sono 142 le realtà che, a vario titolo, in Italia utilizzano e offrono soluzioni di intelligenza artificiale. Il dato emerge dal primo Libro Bianco sull’argomento, dal titolo “L’Intelligenza Artificiale al servizio del cittadino”, a cura della Task force IA, istituita presso l’Agenzia per l’Italia Digitale con il compito di studiare e approfondire le opportunità offerte dall’IA per migliorare i servizi pubblici e semplificare la vita dei cittadini[1].
Oltre ad aver portato a termine questo interessante lavoro, la Task force IA è anche impegnata nell’attività di mappatura dei produttori e utilizzatori (startup, imprese, organismi di ricerca, PA, EPR, etc.) di soluzioni di IA italiani. Sul sito dell’AgID è, infatti, possibile partecipare ad un’indagine e segnalare la propria realtà o realtà di propria conoscenza, contribuendo così ad arricchire l’elenco dell’Ecosistema IA in Italia.
In particolare, attraverso l’“Ecosistema Intelligenza Artificiale” si vuole cercare di facilitare la costruzione di relazioni e la condivisione di conoscenze e competenze e consentire al nostro Paese di conoscere la reale dimensione dei propri punti di forza e di comprendere il vero potenziale dell’intelligenza artificiale.
Secondo l’ultimo aggiornamento del 19 febbraio 2018 presente sul sito dell’AgID sono 142 le realtà attualmente segnalate che a vario titolo utilizzano e/o offrono soluzioni di intelligenza artificiale. Ovviamente, l’elenco è in continuo aggiornamento e si è certi che in futuro l’ecosistema dell’intelligenza artificiale in Italia sarà ben più popolato.
In base ai dati attualmente disponibili, più del 70% delle “realtà IA” in Italia sono aziende o startup, seguite da Università (13%) e Centri di Ricerca (8%).
La maggior parte di queste realtà è presente in Lombardia (29), Lazio (23), Emilia Romagna (18) e Campania (12)[2]. In coda alla classifica, per il momento, Umbria, Marche e Abruzzo.
Infine, le tecnologie IA maggiormente diffuse nelle varie realtà presenti in Italia sono il Machine Learning e il Deep Learning (nell’85% dei casi) seguiti da sistemi di elaborazione del linguaggio naturale (47%) e chatbot (36%).
[1] Si veda anche “La pubblica amministrazione alla prova dell’intelligenza artificiale. Il libro bianco e le sfide da affrontare” articolo di Silvia Compagnucci, Direttore Area Digitale I-Com.
[2] Per la distribuzione geografica è stata considerata la sede legale (nel caso delle aziende) e la sede principale (nel caso di Centri di Ricerca o poli interuniversitari).