Come cambia il mercato degli smartphone. Limiti e prospettive


Articolo
Silvia Compagnucci

Gli smartphone, tra i prodotti più rivoluzionari lanciati sul mercato, hanno conosciuto per la prima volta nel 2018 un calo delle vendite a livello globale. Strumenti straordinari che offrono a chi li possiede un mondo di opportunità: in dieci anni hanno ridisegnato le abitudini degli utenti e favorito la circolazione delle informazioni – a volte anche false – e la fruizione di servizi da parte di miliardi di individui, compresi quelli dislocati nelle aree meno sviluppate ed infrastrutturate del mondo. La portata della rivoluzione è sotto gli occhi di tutti.

Fonte: The Economist

L’ultimo anno ha registrato una decrescita del numero di smartphone venduti a livello globale e un assestamento delle vendite intorno a 1,4 miliardi di unità l’anno. Si tratta di una saturazione del mercato e non di un ridimensionamento dell’interesse dei consumatori. Su 5,5 miliardi di individui adulti al mondo, circa 4 possiedono uno smartphone. Le vendite indicano che 2,8 miliardi di utenti acquistano un nuovo dispositivo ogni due anni o che 4,2 decidono di cambiarlo ogni tre. Senza dubbio i tempi di sostituzione dei dispositivi mobili si stanno allungando. Questo dipende in parte dalle marginali innovazioni apportate nei nuovi modelli e dal minor entusiasmo con il quale gli utenti accolgono l’uscita di nuovi dispositivi. Nonostante questa tendenza, ci aspettano profonde innovazioni. Samsung, ad esempio, sta per lanciare sul mercato un dispositivo in grado di funzionare come telefono e come tablet. Imminente anche il lancio di smartphone compatibili con le nuove reti 5G e muniti di software sempre più sofisticati. Una svolta all’impasse del mercato verrà data anche dalla crescita del numero di nuovi utenti internet (prevalentemente nei Paesi in via di sviluppo) attesa per i prossimi anni.

Nonostante il rallentamento delle vendite sia da ricondurre all’incapacità del mercato di assorbire le unità di dispositivi prodotte, l’imminente ingresso delle nuove tecnologie fa ben sperare gli operatori del settore che continuano a scommettere sulla crescita delle vendite. Ciò dimostra come lo smartphone sia un dispositivo alla portata di tutti e che sarà sempre più parte integrante della vita quotidiana di ognuno di noi.

Vicepresidente dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Tor Vergata nel 2006 ha partecipato, nel 2009, al master di II Livello in “Antitrust e Regolazione dei Mercati” presso la facoltà di Economia della medesima università conseguendo il relativo titolo nel 2010, anno in cui ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

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