Sono circa tre milioni e mezzo le identità Spid rilasciate dall’inizio del servizio ad oggi. Il Sistema pubblico di Identità digitale, voluto dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) e dal governo, avviato nel marzo del 2016, ha come obiettivo fornire a cittadini e imprese una credenziale unica che permetta di accedere ai servizi online delle pubbliche amministrazioni e delle aziende aderenti. Inoltre rappresenta l’unico strumento per richiedere il reddito di cittadinanza (qui un approfondimento su I-Com).
I VANTAGGI
Dal punto di vista del cittadino l’introduzione dell’identità digitale rappresenta un’innovazione che semplifica molto i rapporti con la Pubblica amministrazione e ne accorcia i tempi. Grazie a un’unica credenziale si può accedere a un bacino molto ampio di servizi. La lista per categorie è consultabile sul sito Agid e comprende, tra gli altri: Inail, Inps, Agenzia delle Entrate, anagrafe, portali del cittadino, prestazioni sanitarie. Grazie alle credenziali Spid si può accedere e consultare, tramite il sito Inps, le informazioni inerenti la propria posizione previdenziale e fare direttamente richiesta di prestazioni. Per quanto riguarda il servizio sanitario nazionale, l’identità digitale permette di prenotare le visite al Centro unico di Prenotazione, di consultare il proprio fascicolo sanitario elettronico e i referti. Si possono, inoltre, inviare le richieste di iscrizione a scuola, registrare i contratti di locazione e presentare la dichiarazione dei redditi precompilata.
Per le aziende, tramite l’identità Spid, è possibile accedere al cosiddetto cassetto digitale, predisposto da InfoCamere sul sito impresa.italia.it. Qui potranno consultare tutte le informazioni presenti sul Registro delle Imprese attinenti alla propria attività: sono disponibili visure, atti, bilanci e stato delle pratiche. Il sistema garantisce la privacy e la massima sicurezza dei dati. Dal punto di vista della Pubblica amministrazione, invece, agevola l’identificazione certa e univoca degli utenti, riducendo il rischio di false identità e solleva dal problema della gestione e conservazione dei dati e ne garantisce la massima trasparenza.
Per promuovere l’utilizzo delle credenziali di identità digitale alcuni benefici, ad esempio il bonus cultura da 500 euro per gli studenti e il bonus docente, si possono richiedere solo tramite Spid. Anche per quanto riguarda il reddito di cittadinanza il governo ha previsto che l’unico modo per presentare la richiesta per accedere al sussidio sia la registrazione sul sito dedicato, utilizzando le credenziali di identità digitale.
I GESTORI DI IDENTITA’ DIGITALE E LE MODALITA’ DI RICHIESTA
L’identità Spid va richiesta agli Identity Provider, i Gestori di Identità digitale. Sono soggetti privati accreditati da Agid che gestiscono autonomamente l’autenticazione degli utenti. I gestori di identità che al momento risultano accreditati sono otto: Sielte, Infocert, Namirial, Aruba, In.Te.S.A. S.p.A., Tim, Register e Poste Italiane. La richiesta si effettua direttamente sul sito web del provider scelto e la registrazione prevede tre fasi: inserimento dei dati anagrafici, creazione delle credenziali Spid e riconoscimento. Per chi risiede in Italia è necessario fornire un indirizzo e-mail, il numero di cellulare usato normalmente, un documento di identità (carta di identità, passaporto, patente o permesso di soggiorno) e la tessera sanitaria con il codice fiscale. Nel caso in cui il richiedente risieda all’estero, oltre a indirizzo e-mail e numero di telefono, dovrà fornire un documento di identità italiano valido (carta di identità, passaporto, patente) e il codice fiscale. I diversi provider si differenziano in relazione alle modalità di riconoscimento, al livello di sicurezza dell’identità fornita, ai servizi che offrono e al costo degli stessi.
Le modalità con cui richiedere l’identità Spid sono tre e si differenziano principalmente per il modo in cui viene effettuata l’autenticazione. Sul sito www.spid.gov.it è disponibile la lista dei provider con specificati i relativi servizi, prezzi e modalità. Il riconoscimento fisico prevede che, una volta terminata la procedura di registrazione online e ricevuta la mail di conferma, si possa fissare un appuntamento presso un ufficio abilitato per attivare le credenziali, portando con sé il documento di identità e la tessera sanitaria con il codice fiscale. Sono previste anche due modalità di riconoscimento da remoto. La prima prevede il riconoscimento via web cam da parte di un operatore mentre la seconda il riconoscimento tramite firma digitale, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi. Per effettuare il riconoscimento con questa modalità è necessario disporre di un lettore di smart card (la carta di identità elettronica e la carta nazionale dei servizi devono essere attive). Una volta inserito il pin si riceve una mail con il link per attivare il servizio. Per completare il riconoscimento con firma digitale bisogna invece scaricare, firmare e allegare il modulo di adesione e aspettare la mail di conferma di attivazione delle credenziali di identità digitale.
I TRE LIVELLI DI SICUREZZA PER L’IDENTITA’ DIGITALE
I tipi di identità digitale che si possono ottenere sono tre e differiscono sia per il livello di sicurezza sia per il numero di fattori di autenticazione necessari per utilizzarle.
- Il primo livello garantisce un buon grado di affidabilità con una protezione assicurata da un fattore di autenticazione che corrisponde a una password scelta dall’utente.
- Il secondo livello prevede un’autenticazione a due fattori: alla password scelta dall’utente si affianca un codice temporaneo di accesso (one time password) fruibile tramite un dispositivo, ad esempio lo smartphone.
- Il terzo e ultimo livello, quello che garantisce il grado maggiore si sicurezza, prevede un sistema di autenticazione basato sulla password scelta dall’utente e, in aggiunta, un riconoscimento tramite dispositivi fisici. Ad esempio una smart card, che vengono rilasciati dal gestore.
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