“THE FUTURE OF ANTITRUST IN THE DIGITAL AGE. A European perspective”. E’ questo il titolo del Power Breakfast che si è tenuto il 3 aprile nella nostra sede di Bruxelles.
Dopo una breve introduzione del Presidente dell’Istituto di Competitività (I-Com) Stefano da Empoli, è stato il turno dell’ospite d’onore, Guillaume Loriot, Direttore di Markets and cases II: Information, Communication and Media in DG COMP, Commissione europea.
I mercati digitali sono un ecosistema complesso, popolato da diversi attori del mercato, che abbraccia tutti gli ambienti economici e sociali. Come di solito accade, in modo un po’ destabilizzante nell’evoluzione dei mercati competitivi, l’applicazione della legge è diventata molto importante, soprattutto per la sua flessibilità e capacità di adattarsi alle nuove situazioni di mercato. Tuttavia, ciò implica un difficile compromesso tra da una parte il rischio di un intervento pubblico troppo intrusivo, che ostacola l’innovazione e / o specifici modelli di business; dall’altra il rischio di un intervento inadeguato, o di non affrontare adeguatamente i problemi di concorrenza e/o nuovi fallimenti del mercato e infine di non proteggere pienamente i diritti dei consumatori.
A tale riguardo, emergono due visioni opposte: i) le piattaforme digitali sono (quasi) monopoli naturali, a causa degli effetti indiretti della rete e delle risorse (i dati) essenziali a loro vantaggio, il che implica la necessità di una regolamentazione e di una politica della concorrenza simili a (altre) industrie di rete; ii) esiste una concorrenza (potenziale) adeguata sia sul mercato (i mercati) che per il mercato (s) dato che il potere di mercato nel mondo digitale è temporaneo, visto che le società già insediate sono potenzialmente soggette ad essere sostituite da nuovi operatori più innovativi (come il caso per MySpace superato da Facebook, Yahoo da Google, Netscape da Microsoft Explorer).
Durante l’iniziativa, quindi, è stata valutata l’evoluzione della normativa antitrust dell’UE e in particolare come si applica al nuovo contesto di un’economia digitale.