“A New Industrial Strategy for Europe. Steering the Recovery by Ensuring EU’s Strategic Autonomy?”. Questo il titolo del VideoTalk di I-Com – Istituto per la Competitività, tenutosi il 16 luglio, che ha ospitato come relatore principale Gwenole Cozigou, Direttore ‘Politica Industriale e Analisi Economica” della DG GROW della Commissione Europea.
Il VideoTalk è stato aperto da un intervento del presidente dell’I-Com Stefano da Empoli. Il relatore principale, Gwenole Cozigou, ha poi preso la parola. È seguito un dibattito tra i partecipanti moderato da Mattia Ceracchi, Responsabile Affari europei di I-Com.
L’evento ha riunito rappresentanti delle istituzioni europee, organizzazioni di ricerca e d’impresa, associazioni di categoria e di consumatori e altre parti interessate, ed ha offerto l’opportunità di discutere il nuovo pacchetto di politica industriale definito dalla Commissione Europea lo scorso marzo, con l’ambizioso obiettivo di sostenere l’industria europea in linea con le priorità delle transizioni verde e digitale e di mantenerla competitiva in un momento di incertezza geopolitica.
Le misure adottate per favorire l’uscita dalla crisi e la ripresa dell’economia europea possono essere ritenute sufficienti? La nuova strategia industriale europea dovrebbe essere rivista alla luce degli insegnamenti tratti dalla pandemia? Su quali linee guida si dovrebbe agire per rafforzare il modello di open strategic autonomy dell’Unione europea? E ancora: quali iniziative potrebbero essere intraprese per rafforzare il potenziale dell’industria farmaceutica e quale ruolo può svolgere l’industria farmaceutica nel sostenere l’autonomia strategica aperta dell’UE? Quali misure deve adottare la nuova strategia farmaceutica per l’Europa in questa direzione?
I partecipanti si sono detti d’accordo sul fatto che la pandemia di Covid-19 abbia reso evidente ancor di più la necessità per l’Ue di rafforzare e rendere il proprio sistema industriale più resiliente, così da poter essere pronto ad affrontare shock futuri. Per questo motivo, la strategia industriale europea dovrà essere costruita su una base duplice: da un lato l’apertura al commercio internazionale, quale fonte di prosperità e competitività; dall’altro investendo per rafforzare la propria produzione industriale, diversificando le fonti di approvvigionamento ed evitando un’eccessiva dipendenza dall’esterno.