Il progetto European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs (ESPAD) ha recentemente pubblicato i risultati dell’indagine 2024 che ha coinvolto oltre 113 mila studenti di età compresa tra i 15 e i 16 anni in 37 paesi europei, segnando il trentesimo anniversario del monitoraggio dei comportamenti a rischio degli adolescenti in Europa.
Quest’ultima edizione ha ampliato l’analisi includendo anche il benessere mentale e l’efficacia delle politiche di prevenzione, riconoscendo a questi due fattori il ruolo cruciale nel promuovere e proteggere la salute degli adolescenti.
TENDENZE GENERALI SUL CONSUMO DI SOSTANZE DANNOSE PER GLI ADOLESCENTI
Sebbene il consumo di sostanze tra gli studenti di 15-16 anni segni un decremento, le tendenze emergenti destano nuove preoccupazioni, soprattutto in relazione all’aumento dell’uso di sigarette elettroniche, all’abuso di farmaci e all’impennata del gaming e del gioco d’azzardo online tra gli adolescenti.
Nel dettaglio, secondo i risultati dell’indagine ESPAD 2024, il consumo di tabacco è diminuito negli ultimi decenni. Nel frattempo, però, l’uso di sigarette elettroniche è aumentato notevolmente tra gli adolescenti, con tassi crescenti di iniziazione precoce e di uso quotidiano. In media, il 44% degli studenti ESPAD riferisce di aver usato sigarette elettroniche almeno una volta nella vita, con prevalenze nazionali che vanno dal 22% del Portogallo al 57% dell’Ungheria.
Si tratta di un dato che desta preoccupazione anche in riferimento all’uso duale (sigarette tradizionali ed elettroniche) e rispecchia una più ampia deriva verso prodotti alternativi a base di nicotina, testimoniata anche dal fatto che la popolarità e la prevalenza dell’uso di sigarette elettroniche sono aumentate parecchio nell’ultimo decennio. La maggior parte dei paesi ESPAD ha registrato, infatti, un aumento dell’uso corrente di sigarette elettroniche, definito come uso negli ultimi 30 giorni, che è passato dal 14% del 2019 al 22% del 2024. L’Italia segue il trend europeo con un aumento degli studenti che riferiscono di aver usato l’e-cig nel corso dell’ultimo mese che passa dal 13% del 2019 al 22% del 2024.
Anche il consumo di alcol è diminuito nel tempo, sia in termini di uso in generale, sia come binge drinking (assunzione di cinque o più bevande alcoliche in un’unica occasione negli ultimi 30 giorni). Nonostante questi progressi, l’alcol rimane ampiamente accessibile e, sia l’iniziazione precoce, sia il consumo alcolico eccedentario rimangono un problema significativo in alcuni paesi.
La cannabis resta la sostanza illecita più comunemente consumata in Europa. Una media del 12% degli studenti dichiara di averne fatto uso almeno una volta nella vita. In Italia – pur essendo uno dei paesi con la prevalenza più alta di uso di questa sostanza (8,6% nel 2024) – si osserva un dimezzamento dei consumi rispetto al 2019 (15%). Inoltre, il 5,2% degli studenti risulta avere un profilo di consumo di cannabis a rischio di sviluppare dipendenza.
L’iniziazione precoce e il consumo ad alto rischio di cannabis continuano a destare preoccupazione, ma, nel complesso, il consumo medio corrente (negli ultimi 30 giorni) è sceso al 5%, rispecchiando una tendenziale diminuzione di lungo termine.
Oltre alla cannabis, il report ha indagato anche il consumo di altre sostanze illecite tra cui: nuove sostanze psicoattive (NPS), droghe sintetiche concepite per imitare gli effetti delle sostanze illecite tradizionali, evitando al contempo restrizioni legali; prodotti farmaceutici, compresi tranquillanti o sedativi, usati senza prescrizione medica; antidolorifici usati per i relativi effetti euforizzanti; medicinali per l’attenzione/l’iperattività, usati senza prescrizione medica; steroidi anabolizzanti; inalanti; e, per la prima volta, protossido di azoto.
In media, circa il 3% degli studenti sedicenni europei ha riferito di aver fatto uso di nuove sostanze psicoattive (Nps), nell’arco della propria vita (3,4% nel 2019), che significa un livello di consumo più elevato rispetto ad amfetamina (1,8%), Mdma (2,1%), cocaina (2,3%) e Lsl/allucinogeni (1,8%) presi singolarmente. Il dato italiano è nella media per quanto riguarda le Nps (3,2%) e le amfetamine (1,5%), mentre sotto la media per quanto riguarda cocaina (1,7%) Lsd/allucinogeni (1,8%) e Mdma (1,3%).
Per quanto concerne i prodotti farmaceutici, l’Italia conferma un quadro di consumi diffusi, seppur sotto la media europea per tranquillanti e sedativi (prevalenza pari a 6,3%) e antidolorifici (2,9%), e un dato sopra la media per il consumo di farmaci per l’attenzione e l’iperattività (5,4%).
In generale, il report rileva un aumento dell’uso non medico di prodotti farmaceutici, specie di psicofarmaci senza prescrizione. Si tratta di un’evidenza preoccupante in quanto denuncia la facilità nel procurarsi queste sostanze e sottolinea la necessità di attività di monitoraggio mirate a prevenire l’uso improprio dei farmaci senza prescrizione medica tra gli adolescenti.
COMPORTAMENTI A RISCHIO: GIOCO D’AZZARDO, GIOCO ONLINE E SOCIAL MEDIA
Al di là del consumo di sostanze dannose, il report evidenzia un’evoluzione dei comportamenti a rischio degli adolescenti europei relativamente al gaming e ai social media.
Il 23% degli studenti ESPAD riferisce di aver giocato d’azzardo negli ultimi 12 mesi, di persona oppure online, sotto forma di giochi come slot machine, giochi di carte o di dadi, lotterie o scommesse su sport o corse di animali. L’Italia registra la più alta prevalenza di gioco d’azzardo tra gli studenti (45%), seguita da Islanda (41%) e Grecia (36%), mentre la prevalenza più bassa si osserva in Georgia (9,5%).
Sebbene negli ultimi anni molti paesi europei abbiano adottato norme più severe sul gioco d’azzardo, con una maggiore attenzione alla protezione dei minori, tale forma di gioco tra gli adolescenti europei si attesta su valori stabili da quando ESPAD ha iniziato ad analizzare il fenomeno nel 2015. Tuttavia, nel corso del tempo sono emersi cambiamenti significativi. In particolare, il gioco d’azzardo tra i ragazzi è leggermente diminuito (dal 32% nel 2015 al 30% nel 2024), mentre è aumentato leggermente tra le ragazze (dal 14% al 16% nello stesso periodo). Il gioco d’azzardo online ha registrato una crescita considerevole, con una prevalenza che è passata dal 7,9% nel 2019 al 14% nel 2024. Inoltre, la percentuale di studenti che giocano d’azzardo con un comportamento potenzialmente a rischio è aumentata di quasi il doppio (dal 4,7% nel 2019 all’8,5% nel 2024). Sebbene questa percentuale rimanga molto più elevata tra i ragazzi, l’aumento è più marcato tra le ragazze.
Infine, il report evidenzia un aumento dell’uso problematico di internet e dei social media. Si osserva un incremento dell’uso eccessivo di internet e social media, con potenziali implicazioni per la salute mentale degli adolescenti. Nello specifico, l’uso dei social media percepito come problematico è aumentato complessivamente dal 38% nel 2015 al 47% nel 2024.
LA VALUTAZIONE DEL BENESSERE MENTALE
In un contesto di persistenti sfide sociali ed economiche, per la prima volta nel 2024 lo studio ESPAD ha utilizzato l’Indice di Benessere Who-5 sviluppato dall’Oms per valutare lo stato di salute mentale dei giovani. Nel complesso, il 59% degli studenti europei è risultato avere un buon livello di benessere mentale, con una prevalenza tra i ragazzi (70%) costantemente più elevata rispetto a quella tra le ragazze (49%) in tutti i paesi. L’Europa settentrionale ha i livelli più elevati di benessere mentale dichiarato dagli studenti, mentre l’Ucraina ha mostrato il valore più basso (43%), potenzialmente correlato all’impatto del conflitto sulla salute mentale dei giovani e sull’accesso ai servizi di assistenza. L’Italia, in questa classifica si colloca tra i paesi in fondo, con la metà degli studenti che risulta avere un buon livello di benessere mentale, una percentuale più alta tra i ragazzi (66%) rispetto alle ragazze (35%).
CONCLUSIONI
In generale, se da un lato lo studio evidenzia una riduzione del consumo di sostanze dannose (come alcol e tabacco) e illecite (come cannabis) dall’altro fa luce sulle preoccupazioni per l’uso di sigarette elettroniche, per il consumo di farmaci e per l’esposizione a comportamenti a rischio legati all’uso di internet e social media. Tuttavia, le attuali politiche di prevenzione nei diversi Paesi europei stanno cercando di adattarsi a queste nuove sfide, con un focus crescente sul benessere mentale dei giovani. Resta fondamentale l’impegno delle istituzioni e della società civile al fine di prevenire i comportamenti a rischio degli adolescenti europei e indirizzarli verso scelte consapevoli per il proprio benessere psico-fisico.