“A New Impetus for Eu Health Policies: Which agenda in times of crisis?”. Questo il titolo del VideoTalk che si è svolto lo scorso 29 aprile. Dopo una breve introduzione del Presidente di I-Com Stefano da Empoli e della responsabile dell’Area Innovazione, Eleonora Mazzoni, è stata la volta della relatrice principale, Anne Bucher, Direttore Generale della DG Salute e Sicurezza alimentare (SANTE), Commissione Europea. Un dibattito tra i partecipanti, moderato da Mattia Ceracchi, Responsabile Affari Europei di I-Com, ha preceduto il discorso di chiusura di Anne Bucher.
Oggi la pandemia COVID-19 sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari di tutta Europa, poiché l’impennata senza precedenti della domanda di cure intensive ha portato rapidamente i sistemi sanitari a un punto di rottura, generato dalla scarsità di risorse fondamentali, quali personale medico e operatori sanitari, dispositivi di protezione e macchinari medici, accesso ai farmaci sul mercato. Tuttavia, non tutti i paesi europei sono colpiti nella stessa misura: ciò rivela l’eterogeneità delle strutture alla base dei diversi sistemi sanitari in Europa e le rispettive capacità di far fronte a questo shock esterno.
Un numero considerevole di interventi messi in atto sia a livello europeo che nazionale ha accelerato importanti processi preesistenti attraverso l’attivazione di collaborazioni e sinergie che in “tempo di pace” sembravano ben lungi dall’essere attuabili.
Le eventuali riforme dovrebbero essere accompagnate da forti investimenti in ricerca e sviluppo, che a loro volta possono contribuire a migliorare l’efficacia, l’accessibilità e l’economicità dei sistemi sanitari europei. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario un ambizioso piano di ripresa economica, combinato con un rafforzamento della resilienza e della cooperazione a livello UE.
Il VideoTalk è stata l’occasione per discutere le conseguenze della pandemia di COVID-19 sui sistemi sanitari europei e per una prima valutazione della risposta di salute pubblica dell’UE all’emergenza e degli sforzi di coordinamento tra Commissione europea e Stati membri. L’evento è stato inoltre utile per analizzare come la crisi in corso potrebbe influenzare le politiche sanitarie dell’UE nei prossimi anni e definire un approccio diverso ad esse a livello europeo nel medio-lungo termine.
