“I modi più efficaci di investire in sanità” è la denominazione di un Panel indipendente e multidisciplinare composto da 12 esperti – tra cui il direttore dell’ISS Walter Ricciardi – istituito nel 2012 dalla Commissione Europea per fornire un supporto scientifico sulle misure e le modalità più efficienti per investire nella sanità . A seguito di una richiesta della Direzione Generale per la Salute e i Consumatori, il 14 ottobre il Panel ha formulato un’opinione non vincolante sul Futuro dell’Agenda Europea per la Qualità dell’assistenza sanitaria, con speciale riguardo alla sicurezza del paziente, divenuto tema ancor più prioritario alla luce della Direttiva 2011/24/UE sulle Cure Transfrontaliere. Per formulare la propria opinione il Panel ha considerato il binomio qualità delle cure e sicurezza dei pazienti alla luce del “paradigma di Donabedian” che nel corso degli anni ’80 ha articolato il concetto di qualità dell’assistenza sanitaria sulle tre dimensioni di struttura, processo e risultato. In questa cornice la scelta di uno specifico outcome è finalizzata alla misurazione di uno specifico processo o struttura, quindi il monitoraggio dell’outcome equivale al monitoraggio delle performance, condizionate a loro volta dalle strutture e dai processi.
Il Panel ha individuato una serie di dimensioni qualitative e di sicurezza – da considerarsi prioritarie nella UE – comunemente accettate e applicabili ad un’amplissima gamma di servizi sanitari, da quelli di promozione/prevenzione, a quelli di assistenza di base, ospedaliera e di emergenza, sino alle cure palliative e alla Long Term Care. A prescindere dalla tipologia dell’assistenza e dal target dei destinatari, tutti i servizi dovrebbero possedere alcune caratteristiche. Dovrebbero essere efficaci e in grado di migliorare gli outcome sanitari; sicuri e in grado di prevenire danni evitabili; appropriati e conformi alle conoscenze della comunità scientifica e alle linee guida internazionali; centrati sul paziente e capaci di riconoscere il ruolo chiave dei cittadini nei processi di assistenza; equi ed efficienti e in grado di migliorare il ritorno degli investimenti, consentendo uguale acceso ai servizi per uguali bisogni e una qualità assistenziale equa per tutti. Un’altra richiesta di cui era stato investito il Panel era identificare un subset di indicatori di processo, economici (macro, meso e micro livello), di outcome sanitari, in grado di misurare e quantificare il”quantum ” di qualità e sicurezza necessario nell’assistenza sanitaria.
In concreto, dopo la raccolta di pareri e segnalazioni tramite una consultazione pubblica, il Gruppo ha individuato le direttrici delle prossime azioni in campo sanitario. Lo sviluppo di linee guida e la condivisione di buone pratiche, con la proposta di istituire sia un board per la qualità dell’assistenza sanitaria che cordini tutte le iniziative assunte in ambito comunitario sia un Quadro comune per l’analisi delle performance del sistema sanitario a livello europeo, per agevolare la comparazione tra le politiche sanitarie nazionali e il loro impatto. Il secondo input è il finanziamento della ricerca in materia di qualità e sicurezza. Il terzo riguarda gli aspetti economici ed è particolarmente ampio. Nel dettaglio sono significativi un rafforzamento del legame tra HTA e processo decisionale ad ogni livello, lo sviluppo di strumenti di misurazione dell’efficienza, la promozione dell’uso dei registri informativi e dell’uso sistematico di strumenti avanzati di misurazione della qualità, in modo uniforme tra i vari Stati membri.
Vengono citate anche l’educazione e la formazione, sia per i pazienti sia per i professionisti sanitari. Come in altre occasioni si da poi risalto alle tecnologie dell’informazione e ai sistemi informativi, significativi per la qualità e la sicurezza sanitaria: si evidenzia in particolare la necessità di sviluppare sistemi di reporting di eventi avversi “blame-free”. In linea con la comunità scientifica internazionale, il Panel attribuisce un peso specifico anche agli aspetti di qualità e sicurezza relativi al burden delle malattie croniche e alle disuguaglianze socio-sanitarie. Ultima direttrice menzionata è il network di HTA, con speciale riguardo alla cooperazione tra Stati e allo scambio dei risultati delle ricerche e del patrimonio scientifico prodotto dagli istituti e dalle organizzazioni più rilevanti, anche di volontariato. Il Panel fornisce anche altre raccomandazioni di vario genere che riguardano professionisti e operatori sanitari e strategie di sostegno per assicurare la continuità dei percorsi di cura per i pazienti in mobilità transfrontaliera. Auspica infine – ancora in riferimento ai sistemi informativi – un approccio più trasparente nella condivisione dei dati (EMA) e la creazione di un portale web comune per la raccolta dei dati degli Stati membri.