L’Egitto risponde alla domanda elettrica con il sole e con il vento

Contrariamente all’Italia, dove soprattutto la crisi economica e l’efficienza energetica – il cui sviluppo è in parte dovuto proprio alla necessità di contrazione della spesa in tempi non del tutto rosei – stanno riducendo progressivamente la richiesta di energia, il contesto energetico egiziano registra una domanda in continuo aumento, alla quale non sempre il sistema, elettrico in particolare, è stato (ed è tuttora) in grado di far fronte. Il Ministro dell’elettricità e dell’energia ha quantificato gli investimenti necessari per soddisfare le lacune del sistema elettrico, soggetto a frequenti instabilità, in circa 12 miliardi di dollari in 5 anni.

Per fronteggiare la scarsità di energia elettrica nel Paese il Governo egiziano ha avviato una politica di promozione delle energie rinnovabili e fissato per tali risorse un obiettivo al 2020 del 20%. Dunque, perseguendo il duplice obiettivo di incrementare la quota di rinnovabili nel mix energetico e di aumentare l’offerta disponibile sulla rete, lo scorso settembre sono state introdotte le nuove tariffe, feed in tariffs, imponendo alla compagnia di trasmissione e alle società di distribuzione l’acquisto di elettricità prodotta da operatori privati attraverso fonti rinnovabili a un prezzo stabilito a livello governativo.

Per agevolare gli investimenti dei privati, in particolare dei cittadini intenzionati a installare impianti solari sui propri tetti, è stato predisposto un meccanismo che faciliti la concessione del credito, coinvolgendo due banche (National Bank of Egypt e Banque Misr), la compagnia di Stato elettrica e l’EBA (Egyptian Businessman Association). Il tasso di interesse dei prestiti erogati sarà compreso tra il 4% e l’8% in funzione della taglia dell’impianto, con un ROI (return on investment) che potrà arrivare fino al 18%. Secondo le aspettative il tempo di rientro dell’investimento è pari a 7 anni, trascorsi i quali coloro che hanno investito nel solare dovrebbero usufruire dell’elettricità senza dover pagare la bolletta, vendendo l’elettricità al Governo e godendo del prezzo sovvenzionato.

Inoltre, per promuovere l’investimento estero, è stata predisposta un’asta attraverso cui individuare le compagnie straniere che costruissero impianti rinnovabili per 4.3 GW (2 GW solare di grossa taglia, 300 MW progetti fotovoltaici fino a 500 kW e 2 GW di eolico). Attraverso il processo competitivo, sono state selezionate 67 compagnie internazionali (su 177 offerte pervenute) per lo sviluppo dell’eolico e del solare. A tali società saranno offerti, sulla base di accordi d’usufrutto a prezzi competitivi rispetto al mercato, i terreni dove realizzare gli impianti proposti, per tutta la durata del PPA (power purchase agreement); 25 anni per i progetti solari, 20 per i progetti eolici. Il primo PPA con i produttori verrà assegnato entro la prima metà del 2015. Gli impianti fotovoltaici con una potenza compresa tra 500 kW e 20 MW riceveranno 0,136 $/kWh, mentre tra i 20 MW e i 500 MW, 0,1434 $/kWh.