Paesi emergenti & modelli di business innovativi

Come è noto, il nobile obiettivo di diffusione delle energie rinnovabili si trova a dover affrontare il problema del reperimento delle risorse, legato soprattutto all’elevato costo di investimento.  Tale situazione risulta essere ancor più complessa nelle regioni emergenti, dove il potere d’acquisto è basso e la maggior parte delle persone non ha accesso ai finanziamenti commerciali. In tali condizioni, il fotovoltaico può diffondersi solo in presenza di modelli di business innovativi e meccanismi di finanziamento studiati in base alle specificità di queste regioni.

Nel report “Innovative business model and financing mechanism for PV deployment in emerging Region”, la IEA (International Energy Agency) intende fornire idee su come la questione possa essere affrontata. Vengono presentati sei casi di studio di modelli di business innovativi e relativi meccanismi di finanziamento, che vanno dai sistemi picosized agli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni, considerando inoltre sistemi fotovoltaici connessi alla rete e quelli off-grid.

Il primo business case – Pay-As-You-Go Model to Make PV Affordable for Low Income Households in Africa, è stato sviluppato da Azuri Techologies (UK) – descrive come rendere disponibile illuminazione a prezzi accessibili, attraverso servizi prepagati, per migliaia di famiglie africane a basso reddito.

Il progetto di un’azienda danese Grundfos (Danimarca), mira ad agevolare l’accesso e l’accumulo di acqua potabile attraverso pompe alimentate con impianti fotovoltaici (Increasing PV sales by supporting innovative solutions for water supply).

Seppur non estremamente innovativo, il report considera anche l’esperienza keniota della Cloruro Exide che promuove un’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse esistenti e delle infrastrutture attraverso le batterie (Achieving PV Sales by Using Existing Distribution Networks).

Il Peer-to-Peer Financing of Renewable Energy through Crowdfunding è un’iniziativa sviluppata negli Stati Uniti. Attraverso la piattaforma di crowdfunding (Mosaic), viene data la possibilità alle persone di investire in progetti di sviluppo del fotovoltaico. L’investimento minimo è di 25$ per impianti che vanno da 50 kW a oltre 1 MW.

La nepalese Gham Power ha ideato un modello di business che prevede micro-reti ibride (fotovoltaico e generatori diesel) per rispondere alle difficoltà create dall’instabilità delle reti e, conseguentemente, nella fornitura di energia elettrica (Urban hybrid PV business microgrids as an answer to load-shedding).

Infine, con Medium-scale PV investments as a hedge against raising electricity tariffs, SunEdison (India) ha sviluppato un modello di business che offre agli individui la possibilità di possedere una centrale elettrica nella gamma MWp, consentendo loro di proteggersi dall’aumento delle tariffe dell’energia elettrica.

I modelli di business di SunEdison e Mosaic sono incentrati su installazioni fotovoltaiche di medie-grandi dimensioni. Essendo collegati alla rete elettrica pubblica richiedono una normativa specifica che definisca i termini e le condizioni di collegamento alla rete e di pagamento.

Tali modelli hanno un grande vantaggio, rispetto ai sistemi off-grid, poiché acquirente di energia elettrica è di solito una public utility obbligata per legge ad acquistare l’elettricità rinnovabile da produttori indipendenti. Così, fattori di carico e i flussi di reddito possono essere previsti facilmente.

Non esistendo una ricetta perfetta da poter seguire nella definizione di modelli di business di successo, è fondamentale partire dall’analisi del contesto (situazione normativa, economica, sociale del Paese) semplificare le procedure e agevolare l’accesso al credito.