La prevenzione deve essere promossa sempre!

Prima di fare delle affermazioni è necessario pensare alle conseguenze di ciò che si dice. È questa una regola di buon senso che, forse, in alcuni casi vale ancora più tenere in considerazione, soprattutto se ciò che si afferma ha rilevanza mediatica e riguarda la salute delle persone. Oltre al buon senso anche l’onestà dell’informazione sarebbe auspicabile.

Affermare che un oncologo esorti le donne a sottoporsi con regolarità ad esami di screening come la mammografia, unicamente per un tornaconto personale, non è solo un attacco diretto al medico in questione ma anche un colpo basso alla prevenzione, arma fondamentale contro il tumore.

È imprudente insinuare, anche solo il dubbio, che i programmi di prevenzione possano servire ad arricchire qualcuno; è, invece, necessario promuoverli e non metterli in cattiva luce in quanto consentono di guadagnare salute.

Molte donne scoprono di avere un tumore alla mammella solo dopo aver fatto un esame mammografico. Infatti, attraverso l’analisi radiologica del seno si riescono ad individuare noduli che con la sola palpazione non sarebbero rilevabili. È importante, dunque, sottoporsi ad indagini di questo tipo in modo da scoprire in tempo l’insorgere della patologia e di conseguenza aumentare la possibilità di guarigione.

Grazie alla diagnosi tempestiva e all’efficacia delle cure, la possibilità di guarigione delle donne affette da tumore della mammella è migliorata considerevolmente. La mortalità si riduce, infatti, sensibilmente tra le donne che praticano lo screening mammografico ogni due anni, a partire dai 50 fino ai 69 anni di età.

La tutela della salute, principio fondamentale, non ammette disinformazione e sottovalutazioni. Anche solo una vita in più salvata grazie alla prevenzione è un dato importantissimo.

Quindi, chi ha la possibilità di far veicolare velocemente le informazioni, farebbe bene a diffondere sempre la cultura della prevenzione.

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Economia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in Finanza Aziendale Internazionale. Successivamente ha conseguito un master di II livello in “Concorrenza, economia della regolamentazione e della valutazione”, presso la medesima università.

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