Stagione 2014-2015: diminuiscono le vaccinazioni, aumenta l’influenza

L’influenza, nella stagione 2014-2015, ha colpito quasi l’11% degli italiani, per un totale di circa 6,3 milioni di casi accertati, raggiungendo il picco epidemico alla fine del mese di gennaio. Rispetto alla stagione precedente gli ammalati sono stati circa 1,7 milioni in più e come di consueto i più colpiti sono stati i bambini nella fascia d’età compresa fra 0 e 4 anni. L’incidenza dell’influenza è stata, dunque, superiore rispetto a quella della scorsa stagione ma non la più alta dal 2000 ad oggi.

Questi sono i risultati che emergono grazie all’attività di monitoraggio dell’influenza svolta dal sistema di sorveglianza delle sindromi influenzali Influnet, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in collaborazione con il Ministero della Salute e il Centro Interuniversitario per la Ricerca sull’Influenza (CIRI) di Genova.

La stagione 2014-2015 si è anche caratterizzata per un calo dei vaccini antinfluenzali. Infatti, il numero di vaccinati ogni 100 abitanti è diminuito di due punti percentuali, passando da 15,6 vaccinati su 100 nella stagione 2013-2014[1] a 13,6 vaccinati su 100 nella stagione influenzale appena terminata[2]. Se si considerano solo le persone con più di 65 anni, circa la metà ha effettuato il vaccino (49%); la percentuale di vaccinazioni, anche in questa fascia d’età, ha registrato comunque un calo rispetto all’anno precedente in cui la copertura vaccinale negli anziani è stata del 55,4%.

Il calo delle vaccinazioni contro l’influenza ha interessato tutte le Regioni italiane, con un minimo in Lombardia e un massimo in Abruzzo, preoccupando molto gli esperti.

È possibile che ci sia un nesso tra il calo delle coperture vaccinali e il caso “Fluad” che ha visto il ritiro da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) del vaccino antinfluenzale a cui si imputava la morte di alcuni anziani. Il vaccino in questione è stato poi assolto dal Comitato per la farmacovigilanza dell’Agenzia Europea per il Farmaco (Ema) e rimesso a disposizione perché non ritenuto responsabile dei decessi.

Purtroppo, però, quest’episodio sembra aver seminato il panico determinando una diminuzione delle vaccinazioni e un aumento dell’influenza che ha causato un eccesso di mortalità. Gli esperti stanno, dunque, cercando di correre ai ripari precisando che i vaccini sono estremamente sicuri ed efficaci ed evidenziando che il loro utilizzo è in grado di prevenire le morti dovute all’influenza.

termometro-febbre
Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Economia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in Finanza Aziendale Internazionale. Successivamente ha conseguito un master di II livello in “Concorrenza, economia della regolamentazione e della valutazione”, presso la medesima università.

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