L’antibiotico-resistenza si verifica quando i batteri mutano e diventano resistenti ai farmaci utilizzati per il trattamento delle infezioni da essi provocate: l’utilizzo eccessivo e improprio di antibiotici aumenta lo sviluppo di questi batteri[1].
Tale fenomeno rappresenta, ormai, un problema sanitario globale: compromette la capacità di trattare le malattie infettive e mina il progresso della medicina; inoltre, comporta ricoveri più lunghi, costi sanitari più alti e un aumento della mortalità.
Combattere l’antibiotico-resistenza è una priorità assoluta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha lanciato una nuova campagna “Antibiotici: maneggiare con cura”, che mira ad informare e a sensibilizzare gli operatori sanitari e la popolazione in generale sul consumo appropriato degli antibiotici. L’OMS ha anche diffuso i risultati di un’indagine effettuata in dodici Paesi, la quale rivela una scarsa conoscenza del fenomeno a livello globale.
L’indagine OMS aiuta a comprendere quali sono le errate credenze che ruotano intorno al consumo degli antibiotici; infatti, dalle interviste sono emersi falsi luoghi comuni, alcuni dei quali sono di seguito riportati:
- il 76% degli intervistati pensa che la resistenza agli antibiotici si verifichi quando il corpo diventa resistente a questi farmaci. In realtà, sono i batteri e non gli esseri umani o gli animali a diventare resistenti agli antibiotici e la loro diffusione provoca poi infezioni difficili da trattare;
- il 66% degli intervistati ritiene che gli individui non rischino un’infezione resistente se assumono gli antibiotici seguendo le prescrizioni del medico mentre il 44% pensa che la resistenza agli antibiotici sia un problema solo per le persone che assumono con regolarità questi farmaci. In realtà, chiunque, a prescindere dall’età e dal Paese in cui si trova, può contrarre un’infezione antibiotico resistente.
Inoltre, il 57% degli intervistati ritiene che non si possa fare molto per impedire il dilagare di questo fenomeno, mentre il 64% ritiene che gli esperti risolveranno il problema dell’antibiotico-resistenza prima che questo diventi troppo serio.
L’OMS non perde, dunque, occasione per ribadire che è necessario assumere comportamenti corretti per combattere l’antibiotico resistenza, rivolgendo appelli sia ai cittadini:
- utilizzare gli antibiotici solo se prescritti da un medico;
- effettuare la profilassi completa e non interromperla come spesso accade;
sia agli operatori sanitari:
- prescrivere gli antibiotici solo quando è veramente necessario;
- migliorare l’appropriatezza prescrittiva;
- migliorare prevenzione e controllo delle infezioni.
Durante l’Assemblea Mondiale della Sanità nel maggio 2015 è stato approvato anche un piano d’azione globale per affrontare il crescente problema della resistenza agli antibiotici. Uno degli obiettivi del piano è proprio quello di migliorare la comprensione e la conoscenza di tale problema e di coinvolgere i Governi, le Autorità sanitarie e tutti i soggetti interessati per ridurre la resistenza antimicrobica.