Energia-TLC-Fibra: l’unione fa la forza?!

fibra_La sempre maggiore diffusione di internet e dei servizi digitali, unita alla crescente importanza assunta dai contenuti video e dall’Internet of Things rende improcrastinabile lo sviluppo di infrastrutture avanzate in grado di veicolare l’enorme mole di dati ed informazioni che a tali fenomeni si accompagnano e di stare al passo con l’evoluzione tecnologica. Si tratta di una sfida importante da cui dipende in buona misura il futuro del nostro Paese.

La sfida lanciata dal Governo con la definizione della Strategia italiana per la banda ultralarga ha catalizzato l’attenzione e gli investimenti non solo dei tradizionali operatori di TLC ma anche di un azienda che si caratterizza per una presenza capillare sul territorio e nelle case degli italiani: Enel, la più grande azienda energetica italiana che, nel pianificare l’installazione dei nuovi contatori plug & play progettati per le nuove reti intelligenti (smart grid) e totalmente gestibili da remoto, ha deciso di rivestire un ruolo da protagonista anche nello sviluppo della banda ultra-larga italiana.

La rete elettrica di distribuzione dell’Enel, contando un’enorme quantità di cabine fra primarie, secondarie e di strada oltre a circa 32 mln di contatori, può rappresentare un asset strategico fondamentale per portare la fibra al building o addirittura all’interno degli appartamenti dotati di contatori ed assicurare un forte abbattimento dei costi – soprattutto per gli scavi – che tradizionalmente gli operatori si trovano ad affrontare. Ed infatti, nel caso dei cavi interrati la riduzione dei costi di posa della fibra è direttamente proporzionale alla quantità di corrugati in grado di contenere cavi in fibra mentre nel caso di abitazioni raggiungibili in modalità aerea dove la posa della fibra avviene mediante l’adozione di pochi e semplici interventi, i vantaggi, in termini di risparmio, diventano ancora maggiori (si stimano costi inferiori del 50% rispetto al cavo interrato). Si tratta quindi di un progetto brillante e molto ambizioso che vede Enel nei panni di fornitore all’ingrosso delle Telco e che amplia la platea di soggetti attivi nella posa della fibra nel nostro Paese.

Dopo la rivoluzione avviata dall’individuazione – finalmente – di una strategia nazionale per lo sviluppo della banda ultra-larga si stanno dunque gettando le basi per un’ulteriore rivoluzione che si fonda sullo sfruttamento di sinergie multi-settore in grado di accelerare e semplificare il processo di infrastrutturazione del nostro Paese. Dopo anni di discussioni circa i costi degli scavi, le difficoltà dei ripristini e gli ostacoli normativi e burocratici da eliminare per favorire la posa della fibra  è forse giunto il momento della svolta.

Vicepresidente dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Tor Vergata nel 2006 ha partecipato, nel 2009, al master di II Livello in “Antitrust e Regolazione dei Mercati” presso la facoltà di Economia della medesima università conseguendo il relativo titolo nel 2010, anno in cui ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

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