Il punto sulle Iniziative Regionali Gas

GRI

Fin dal 2006, i Regolatori europei attraverso le Electricity and Gas Regional Initiatives sono stati in grado di fornire un contesto all’interno del quale tutti i soggetti interessati del settore energetico (es. Autorità nazionali, operatori di rete, ecc.) potessero collaborare, con il supporto della Commissione europea, al completamento del mercato interno dell’energia.

Il 9 febbraio l’Acer ha pubblicato il Rapporto sullo stato delle iniziative regionali elettriche e gas, che evidenzia gli importanti traguardi raggiunti nel 2015, come l’adozione anticipata delle regole di allocazione armonizzate per il mercato elettrico e i progetti pilota per il gas.

Concentrandosi sul settore gas nel 2015 è proseguita l’implementazione dei codici di rete a livello regionale, l’integrazione regionale, così come lo scambio di informazioni e di best practice tra Autorità nazionali. Le regioni più attive sono quella sud (Francia, Portogallo, Spagna) e quella sud sud-est[1] (Italia, Austria, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia), mentre inattiva risulta la regione del nord-ovest.

Le Iniziative regionali gas costituiscono un importante momento di incontro, fornendo un ambiente di lavoro targettizzato dove si sviluppano ed implementano soluzioni tecniche. Nonostante i risultati raggiunti, il report sottolinea l’esigenza di focalizzare l’attenzione sul completamento del mercato interno dell’energia, per questo motivo il piano dei lavori 2016 mira a indirizzare le risorse, limitate, su una serie di progetti pilota che abbiano chiari risultati attesi, precise scadenze e un’esatta definizione delle responsabilità. I progetti dovranno anche indicare gli eventuali fattori che potrebbero ostacolarne la realizzazione.

L’Agenzia sottolinea il valore della flessibilità fornita da un approccio bottom up, volontario. In tale contesto ogni regione ha la possibilità di organizzarsi, selezionare le priorità e gli obiettivi trovando la modalità più efficace per raggiungerli, in funzione delle specifiche esigenze.

Per quanto attiene ai progressi perseguiti nel corso del 2015, entrambe le regioni hanno completato i progetti pilota per l’implementazione del codice di rete sui meccanismi di allocazione di capacità, ma nonostante l’applicabilità fosse prevista a partire dallo scorso primo ottobre, nell’area sud sud-est non è ancora stata completata. In tal caso le iniziative regionali potrebbero aiutare a trovare soluzioni pratiche ai problemi aperti.

Inoltre, entrambe le regioni hanno fatto progressi in relazione all’applicazione anticipata del codice di rete sul bilanciamento gas e del codice di rete sull’interoperabilità e lo scambio di dati. Francia, Portogallo e Spagna hanno ottenuto risultati tangibili nell’ambito dell’applicazione delle procedure di gestione delle congestioni ed hanno proseguito con successo lungo il percorso di sviluppo delle infrastrutture. La regione del sud sud-est ha raggiunto alcuni risultati interessanti in relazione alla trasparenza del mercato e all’implementazione del terzo pacchetto energia.

L’Agenzia ritiene che si debba continuare lungo questa strada procedendo con l’implementazione anticipata dei restanti codici di rete.

A testimonianza della considerazione del settore da parte delle Istituzioni europee anche il fatto che il pacchetto di proposte in tema di Sicurezza Energetica nell’Unione – presentato lo scorso 16 febbraio la Commissione Europea – ha come oggetto principale il gas, comprendendo un regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas, una decisione sugli accordi intergovernativi, una strategia per il Gnl e lo stoccaggio del gas, una strategia su riscaldamento e raffreddamento.


[1] Comprensiva dell’Energy Community (Albania, Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Kosovo, Montenegro, Moldavia, Serbia e Ucraina).

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