Parte lo Spid: al via la PA digitale

pa_digitaleÈ finalmente giunto il momento dello “spid”, sistema pubblico di identificazione digitale, che consentirà l’accesso ad un’ampia gamma di servizi della pubblica amministrazione attraverso l’utilizzo di un unico pin. Si tratterà di un sistema semplice che consentirà la sostituzione dei diversi codici e password ad oggi esistenti ad opera di una sola identità che verrà aggiornata ogni sei mesi e rilasciata da alcuni specifici soggetti al rispetto di determinati standard.

Quali saranno i servizi accessibili mediante spid? Moltissimi.  Ad oggi sono previsti 114 servizi dell’Inps, 103 dell’Inail e moltissimi dell’Agenzia delle Entrate. I benefici saranno numerosi. Niente più file, niente più moduli, niente più carte…Si potrà finalmente pagare il bollo auto, la Tasi ed i tributi, consultare il proprio Cud, richiedere il riscatto della laurea, il tutto attraverso il web e, dunque, mediante l’utilizzo dei pc o dei device mobili ormai sempre più diffusi e familiari in Italia. Non solo. Il sistema permetterà di accedere anche a servizi di aziende private, in caso di adesione di queste ultime a tale nuovo sistema di identificazione digitale.

Le opportunità, è evidente, sono straordinarie in termini di semplificazione ed efficienza dei processi.  Allo stesso tempo non possono tuttavia sottacersi i rischi legati alla sicurezza di tale sistema ed alla privacy degli utilizzatori. Quanto al primo profilo il sistema prevede tre diversi e crescenti livelli di sicurezza ed, in particolare, l’autenticazione mediante ID e password scelta dall’utente, la generazione di una one time password aggiuntiva ed infine l’aggiunta di una smart card. Per quanto concerne il diritto alla privacy degli utenti non solo sono previste regole stringenti per il trattamento dei dati ma è espressamente previsto che nel caso in cui un gestore di servizi richieda la conoscenza di determinati dati dell’utente il gestore dell’identità digitale comunichi le informazioni richieste solo previo consenso esplicito dello stesso. Il servizio, al primo e secondo livello di identificazione, sarà gratuito per due anni per i cittadini che stipuleranno contratti con gli identity provider entro il 2016.

In questo passaggio al digitale sarà fondamentale anche il ruolo delle Regioni. Sei in particolare sono quelle già pronte ad offrire alcuni servizi locali: Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche e Toscana. Quest’ultima, in particolare, è stata tra le prime ad aderire al sistema pubblico di identità digitale mettendo a disposizione, a partire dal 15 marzo 2016, 300 servizi accessibili con Spid, che diventeranno 600 entro giugno a dimostrazione della sempre maggiore consapevolezza dei benefici connessi all’informatizzazione dei processi ed alla digitalizzazione dei servizi.

Si tratta di un segnale importante che mostra la volontà di velocizzare e catalizzare lo switch-off della PA al digitale. Per favorire la diffusione di tale strumento e massimizzare per cittadini/consumatori ed imprese i benefici connessi alla rivoluzione digitale è tuttavia indispensabile continuare a perseguire quegli obiettivi di alfabetizzazione informatica e cultura digitale che il Governo ha delineato nella propria Strategia.  Continuiamo infatti ad essere un Paese che, mentre dal punto di vista infrastrutturale ha iniziato un virtuoso percorso di sviluppo e crescita, dal lato della domanda continua a faticare. Un’attenta politica di formazione e sviluppo delle competenze informatiche e più in generale digitali, rappresenta senza dubbio l’arma vincente per la diffusione dei servizi digitali ed il compimento della rivoluzione digitale in atto.

 

Vicepresidente dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Tor Vergata nel 2006 ha partecipato, nel 2009, al master di II Livello in “Antitrust e Regolazione dei Mercati” presso la facoltà di Economia della medesima università conseguendo il relativo titolo nel 2010, anno in cui ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

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