Come di consueto è stato pubblicato il rapporto Acer/Ceer sull’andamento dei mercati energetici. Differentemente dagli anni scorsi la parte sui mercati all’ingrosso (elettrico e gas) è stata diffusa in anticipo rispetto a quella relativa ai mercati retail e di tutela dei consumatori, attesi per metà novembre.
I prezzi del gas sono diminuiti in tutta Europa a causa del calo dei prezzi del petrolio, di una maggiore disponibilità di gas e di una maggiore concorrenza tra forniture tradizionali e GNL.
Concentrandosi sul settore elettrico, si rileva che pur essendo rimasti in generale ben al di sotto dei livelli del 2008, per la prima volta da allora i prezzi medi dell’energia elettrica sono aumentati in alcuni Paesi (Belgio, Francia, Regno Unito e Spagna) nel corso del 2015. Il trend ribassista degli ultimi può esser motivato principalmente dalla larga diffusione delle rinnovabili e dalla conseguente situazione di overcapacity.
La stabilità finanziaria degli impianti di generazione convenzionali è stata intaccata dalla maggiore frequenza di accadimento di bassi prezzi – spesso nulli o negativi – e dall’assenza di periodi di prezzi alti. Gli impianti a gas, inoltre, faticano a rimanere sul mercato per via dei contenuti costi del carbone e dei bassi prezzi dei permessi di emissione. Nella figura sottostante si mostra la contrazione della generazione da impianti a gas, nel 2015 inferiore a quella del 2000, mentre si riscontra l’aumento della produzione da eolico e solare.
Nonostante la recente riduzione della capacità di generazione convenzionale, la sovra-capacità produttiva risulta essere 2/3 volte superiore agli attuali standard di adeguatezza.
Altra questione rilevante sollevata dal report è l’incremento dei costi dei servizi ancillari, che vanno ad alimentare la parte non comprimibile delle bollette per i clienti finali ed ostacolano la competizione nel mercato retail.
Acer e Ceer sottolineano che il buon funzionamento del mercato elettrico dipende dall’uso efficiente delle interconnessioni nell’Unione e dal buon andamento dei mercati all’ingrosso. Il completamento di tali interconnessione gioverà alla concorrenza e, conseguentemente, ai consumatori, assicurando il miglioramento dell’adeguatezza e della sicurezza del sistema nel lungo periodo. In questa direzione, il CACM[1] (Capacity Allocation and Congestion Management) prevede obiettivi chiari di coordinamento per un mercato interno dell’elettricità integrato.
[1] Attualmente in corso di implementazione.