Industria 4.0: al via i lavoratori imprenditivi!

140414_MAN_whanwhanai_Industria4.0_BlogLo studio Federmeccanica-Media Research fotografa un nuovo modello di fabbrica e un nuovo lavoratore. La diffusione di internet, dell’internet of things, dei robot ed in generale delle tecnologie digitali sta ridisegnando le tradizionali tecniche produttive dando vita ad una vera e propria rivoluzione ormai nota come Industria 4.0. Dell’importanza della svolta in atto è ben consapevole anche la politica che, come noto, ha definito una strategia italiana per accompagnare tale rivoluzione industriale, puntando, tra l’altro, sull’importanza dell’acquisizione da parte degli individui e delle imprese e, dunque, di quanti all’interno di esse svolgono la propria attività lavorativa, delle skills necessarie per poter a pieno beneficiare delle opportunità offerte dalla tecnologia.

Il suddetto studio, in particolare, evidenzia come la presenza sempre più massiccia di robot in fabbrica stia rendendo sempre più flebile la distinzione tra lavoro manuale e intellettuale ridisegnando il ruolo stesso dei lavoratori che vengono definiti “lavoratori imprenditivi 4.0”  a significare come essi stiano acquisendo caratteristiche più vicine al lavoro autonomo. In linea generale viene evidenziato come ai lavoratori venga sempre più spesso chiesto, nello svolgimento delle proprie mansioni, di prendere decisioni autonome (54,5%), come l’impegno sia soprattutto mentale (65,4%) e sia prevalente l’attività in team o comunque in relazione con altri colleghi (53,9%), utilizzando livelli di strumentazione tecnologica elevata (65,8%). Entrando poi nello specifico, il medesimo studio individua 5 nuovi profili ed in particolare il personale Operativo (8,7%) che svolge un’opera prevalentemente esecutiva, con attrezzature tradizionali o limitatamente tecnologiche senza autonomia decisionale è prevalentemente senza relazionarsi con altri colleghi, quello Manuale upgrade (15%) che esercita attività esecutiva e manuale ma con l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche complesse e con la necessità di adottare decisioni in autonomia, l’Operatore esperto (23,9%) che, oltre a possedere capacità decisionali autonome ed utilizzare strumentazioni innovative, si relaziona con i colleghi arricchendo il proprio bagaglio di conoscenze e competenze. Segue quanto a corposità la categoria Mentedopera (32,9%) che si caratterizza per una prevalenza della dimensione intellettuale ed infine il gruppo definito Skill 4.0 (19,6%) che racchiude le professionalità con le competenze più elevate, munite di autonomia decisionale, impegno cognitivo, utilizzo di tecnologie avanzate e lavoro in team.

Il quadro che emerge è dunque caratterizzato da grande innovatività. Sta cambiando il processo produttivo e con esso le competenze e le attitudini richieste ai lavoratori che mai come adesso sono chiamati a partecipare attivamente, a sentirsi parte di un grande progetto che porterà il nostro Paese nell’era digitale.

Vicepresidente dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Tor Vergata nel 2006 ha partecipato, nel 2009, al master di II Livello in “Antitrust e Regolazione dei Mercati” presso la facoltà di Economia della medesima università conseguendo il relativo titolo nel 2010, anno in cui ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

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