Il potenziale dell’energy storage

Presentato a Roma lo scorso 14 giugno il rapporto Innov-e di quest’anno tra i diversi temi approfondisce anche l’eenergy storagenergy storage, individuato dalla Commissione – all’interno del Winter Package di novembre 2016 – quale l’elemento caratterizzante il sistema energetico alla stregua di generazione, trasporto e consumo.

Come noto, l’accumulo di energia nel sistema elettrico riguarda tutte le soluzioni power-to-power, dalle batterie ai pompaggi idrici, passando per lo stoccaggio ad aria compressa e l’idrogeno, quando è usato per la ri-elettrificazione.

Tutte le tecnologie sopraelencate dovrebbero poter competere alla pari con le altre sul mercato, aumentandone evidentemente la complessità organizzativa, rendendo quindi, necessario il continuo aggiornamento del quadro legislativo/regolatorio e la maggiore diffusione di soluzioni che garantiscano un’adeguata flessibilità al sistema. I prezzi dinamici per i consumatori così come il diritto a produrre e consumare la propria energia elettrica e il riconoscimento del ruolo dell’aggregatore potrebbero stimolare la diffusione dello stoccaggio su larga scala.

Attualmente le regole dei mercati nazionali e l’eterogeneità nell’affrontare le diverse questioni da parte dei singoli Stati membri hanno condotto in taluni casi a una vera e propria frammentazione nella gestione del sistema elettrico dell’Unione. Per esempio riguardo gli impianti di stoccaggio diversi Paesi hanno previsto per gli operatori il pagamento degli oneri di rete sia come produttori che come consumatori, altri solo come consumatori, altri ancora li hanno assoggetti a regimi particolari.

Cresce l’attenzione nei confronti dei distributori di energia elettrica (DSO) che dovrebbero poter incoraggiare l’utilizzo di servizi provenienti dalla generazione distribuita, in grado di stabilizzare il sistema locale (es. demand response ed energy storage). Tali servizi dovrebbero esser regolati secondo procedure di mercato in modo da gestire efficientemente le reti ed evitare costose estensioni delle infrastrutture. Lo stoccaggio rappresenta una valida opzione nella pianificazione della rete sia a livello di trasmissione che di distribuzione. Su quest’ultima in particolare gli aggregatori potrebbero giocare un ruolo fondamentale all’interno di questo nuovo sistema in corso di definizione.

Il potenziale delle rinnovabili e della generazione distribuita è talmente grande che le utility europee stanno invertendo la propria rotta puntando sulla loro ulteriore diffusione, segno evidente che il settore energetico è nel pieno della trasformazione e che anche le imprese che storicamente erano produttrici da fonti tradizionali non vogliono rischiare di rimanere indietro.

La diversificazione degli usi finali di energia e le crescenti necessità di flessibilizzazione del sistema hanno reso lo storage un elemento fondamentale per il sistema elettrico. Esso si inserisce all’interno di un circolo virtuoso all’interno del quale viene promosso dalla decarbonizzazzione e dalla decentralizzazione dell’economia, ma allo stesso tempo ne risulta promotore, favorendo inoltre lo sviluppo della mobilità elettrica.

Mitigando l’intermittenza delle fonti rinnovabili, l’accumulo permette di sfruttare al meglio tali impianti di generazione, rendendoli potenzialmente in grado di competere alla pari con gli impianti tradizionali, anche nella fornitura di servizi di rete. Lo storage risulta particolarmente interessante in realtà di piccole dimensioni non servite dalla rete elettrica nazionale.

Persistono dunque criticità di carattere legislativo/regolatorio, che date le potenzialità di un simile strumento sarebbe opportuno superare per poter godere pienamente di tutti i vantaggi derivanti dalle flessibilizzazione del sistema elettrico.

Importanti le iniziative intraprese in tal senso dal Regolatore italiano, volte alla modifica dei criteri di partecipazione al mercato dei servizi del dispacciamento (MSD).

Come in passato, il futuro potrebbe riservare diverse sorprese tra cui anche la definizione di uno storage market le cui conseguenti implicazioni sono oggi di non semplice valutazione.

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