Buone notizie a proposito dei flussi turistici in Europa e in Italia. Un aggiornamento dei dati Eurostat di gennaio riporta come per l’anno 2017 si registra un incremento delle presenze turistiche in Europa del 5,1% rispetto all’anno precedente. Queste, pertanto, superano i 3,2 miliardi. A distinguersi particolarmente sono la Spagna, la Francia e l’Italia. La prima continua a mantenere la guida della classifica del Paese europeo con più presenze. Nel 2017 sono state 471 milioni, con un tasso di crescita del 3,6% in confronto al 2016. Successivamente troviamo la Francia, con 431 milioni di presenze, aumentate del 6,6% nell’arco di un anno. Terza è l’Italia, che nel 2017 segna 425 milioni di presenze e un incremento del 5,4%, superiore pertanto alla media UE. Notevole anche la performance della Germania (400 milioni), che al contrario mostra una tasso di crescita del 2,7%, inferiore rispetto alla media continentale. Continua, quindi, un trend positivo dei flussi turistici nel Vecchio Continente, avviatosi nel 2009. Si tratta, perciò, di un decennio di crescita significativa per le presenze nelle strutture turistiche europee, sia per motivi di lavoro che per svago. Inoltre, si evidenzia che l’incremento delle presenze non presenta divari geografici, ma risulta diffusa in tutta l’Unione.
Sono i piccoli Paesi ad esibire le percentuali più alte di crescita delle presenze. L’aumento più significativo è quello della Lettonia, che tra il 2016 e il 2017 incrementa del 12% il numero di notti trascorse nei propri alberghi. Dinamiche simili hanno conosciuto la Slovenia e la Croazia, che segnano rispettivamente un +11,3% e un +10,6%. Di rilievo anche le performance del Portogallo (+ 8%), della Repubblica Ceca (+7,7%) e di Cipro (7,3%). L’unico Stato che ha registrato una contrazione delle presenze è stato il Lussemburgo, che subisce un calo dell’1% delle presenze in un anno.
Presenze turistiche in milioni – 2017
Fonte: elaborazione I-Com su dati Eurostat
Un altro dato da segnalare è che l’incremento del numero dei turisti in Europa è dovuto a un aumento più alto dei flussi esterni all’UE in confronto a quelli interni. Tra il 2016 e il 2017, infatti, le notte spese nelle strutture europee dai non residenti sono cresciute del 6,9%. Le presenze turistiche dei residenti, invece, hanno presentato un tasso di crescita quasi della metà (3,5%). Anche in questo caso, tutti gli Stati europei hanno beneficiato di un incremento delle presenze da parte di extracomunitari, tranne il Lussemburgo (-0,6% delle presenze). Ad esibire il numero più alto di turisti provenienti dall’esterno dei confini europei, è la Spagna che nel 2017 ha registrato 307 milioni di presenze da parte di non residenti nell’UE, pari al 19% del totale comunitario.
L’Unione Europea, invero, nel 2017 ha ospitato 1,6 miliardi di presenze extracomunitarie, pari al 49% del totale. L’Italia si colloca su questa percentuale. I turisti provenienti da Paesi non UE hanno accumulato presenze nel Belpaese per 211 milioni, pari quasi 50% del dato complessivo. Se guardiamo alle percentuali di crescita, invece, mentre i flussi di turisti comunitari verso l’Italia sono cresciuti del 4,9% nell’arco di un anno, quelli dall’esterno dell’Unione hanno segnato +5,9%.