“Democrazia e partecipazione nell’era digitale”. Il libro di Gianluca Sgueo presentato in I-Com da Carfagna, Nicita, Orsina e Sabatini


Presentazione libro

Democrazia e partecipazione nell’era digitale“. E’ questo il titolo dell’evento che si è svolto lo scorso 18 dicembre nella sede dell’Istituto per la Competitività (I-Com) nel corso del quale è stato presentato il nuovo libro di Gianluca Sgueo “Ludocrazia. Quando il gioco accorcia le distanze tra governi e cittadini” edito da Egea. Il direttore dell’area istituzioni dell’istituto è intervenuto al dibattito insieme al presidente I-Com Stefano da Empoli, alla giornalista del Tg1 Barbara Carfagna, al commissario AgCom Antonio Nicita, al direttore della School of Government della Luiss Giovanni Orsina e a Enrica Sabatini dell’Associazione Rousseau. La discussione è stata moderata dal direttore della comunicazione I-Com Andrea Picardi.

Nel corso del dibattito i relatori hanno parlato di democrazia diretta, partecipazione e del “gioco” come possibile strumento per ridurre le distanze tra istituzioni e cittadini. In particolare è stato sottolineato come, se da un lato l’introduzione della cosiddetta gamification garantisca una serie di vantaggi per i decisori pubblici (ad esempio, la facilitazione per il reperimento di informazioni o fondi, la mobilitazione dell’opinione pubblica e la legittimazione dell’attività di chi riveste incarichi pubblici) dall’altro lato, sollevi una serie di questione mai affrontate prima d’ora: fino a che punto è eticamente ammissibile uno Stato che incentiva migliori comportamenti da parte dei cittadini attraverso elementi di gioco? Gli incentivi ludici garantiscono il risultato sul lungo periodo? E ancora, quanto costa innovare? La gamification è davvero inclusiva? Infine, la ludicizzazione tutela la riservatezza dei dati personali? Domande cui hanno cercato di rispondere i relatori che hanno partecipato alla discussione.

Il libro di Gianluca Sgueo mette in fila le cose con una spietata lucidità. Credo che le dittature siano estremamente più efficienti nell’era digitale”, ha detto Barbara Carfagna durante il dibattito. Ha parlato del periodo di stallo della democrazia Giovanni Orsina, secondo cui “dagli anni 60 ad oggi i referendum e i processi di devolution si sono moltiplicati. Questi sono tutti strumenti usati per risolvere la crisi della democrazia rappresentativa”. Enrica Sabatini ha spiegato l’idea di democrazia e partecipazione condivisa all’interno dell’Associazione Rousseau: “Abbiamo cercato di creare un modello di partecipazione. Se non si immagina la possibilità per il cittadino di candidarsi, lo strumento in sé non ha più valore. Stiamo cercando di creare una cultura condivisa puntando sulla partecipazione“. Di comunicazione, informazione e partecipazione ha parlato anche Antonio Nicita, il quale ha sottolineato come “le democrazie siano costruite in un determinato modo anche per rappresentare coloro che non hanno vinto e che non partecipano al gioco“.

L’introduzione è stata affidata al presidente di I-Com Stefano da Empoli, per il quale “la cosiddetta gamification – in sostanza, l’applicazione dei contesti e delle regole del gioco a situazioni non ludiche, in questo caso alle istituzioni e alla politica – potrebbe reindirizzare le cose verso un obiettivo positivo: incoraggiare la partecipazione dei cittadini, in drammatico calo a tutte le latitudini da quaranta anni a questa parta“.

Qui il video integrale di Radio Radicale, mentre qui le foto di Umberto Pizzi su Formiche.net per vedere chi ha partecipato all’evento.

A questo link, invece, l’intervento dell’autore Gianluca Sgueo sempre su Formiche.net.

Qui l’intervento del presidente di I-Com Stefano da Empoli.

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