Blockchain, il futuro dell’immobiliare passa da qui. Tutte le novità per il settore


Articolo
Domenico Salerno
blockchain

La blockchain è un database decentralizzato e criptato attraverso precise regole di sicurezza ed è stata progettata circa dieci anni fa (da una o più persone sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto) per essere il libro mastro delle transazioni per la più nota delle criptovalute, il BitCoin. Le caratteristiche di questa tecnologia non la rendono adatta solo all’ambito monetario, ma può essere utilizzata per archiviare informazioni e gestire transazioni di qualsiasi genere di bene o servizio liberamente commerciabile. Per questo motivo ha attratto l’attenzione di numerose aziende, anche nel settore immobiliare.

Già in un nostro precedente articolo avevamo parlato del forte interesse dell’Associazione dei Notai Italiani per questa tecnologia. Compatibilmente con le norme di legge del Paese in cui avviene la transazione, è possibile pensare alla blockchain come strumento per gestire le compravendite immobiliari del futuro. Un esempio pratico è quello di una start-up statunitense fondata nel 2015, Propy. Attualmente quest’azienda consente agli interessati di acquistare proprietà immobiliari in numerose città degli Stati Uniti, a Mosca, a Dubai e a Londra. Il processo è svolto interamente per via telematica e, una volta concluso, viene archiviato su un record digitale permanente. E’ di pochi giorni fa la notizia che la National Association of Realtors, la più grande associazione di compravendita immobiliare negli Stati Uniti con 1.300.000 soci, ha acquisito un’importante partecipazione in Propy.

Secondo una ricerca pubblicata nel 2016 dalla società inglese Brickvest, che opera nel real estate, il 56% degli investitori immobiliari intervistati ritiene che la tecnologia blockchain diventerà protagonista del comparto immobiliare nei prossimi anni. L’ingresso della catena in questo settore potrebbe portare una vera e propria rivoluzione. Il processo di acquisto di una proprietà immobiliare è solitamente lungo, molto dispendioso e non immune alle truffe. Operando tramite blockchain lo si potrebbe rendere più veloce ed economico. Verrebbero eliminati così gli intermediari, senza rinunciare a un adeguato livello di sicurezza.

L’obiettivo è senza dubbio implementare piattaforme che integrino dati provenienti da una molteplicità di fonti. Grazie a un portale che contiene tutte le informazioni sullo stato dell’immobile dal punto di vista giuridico, quelle catastali e la solvibilità dei potenziali acquirenti certificata dal sistema bancario, si potrebbe operare gli acquisti automaticamente e in completa sicurezza. Integrando questo sistema con la realtà aumentata, sarebbe addirittura possibile nel prossimo futuro visitare virtualmente e acquistare una proprietà localizzata in un’altra parte del mondo senza muoverci di casa, proprio come se fosse uno smartphone o un paio di scarpe.

Direttore Area Digitale dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Nato ad Avellino nel 1990. Ha conseguito una laurea triennale in “Economia e gestione delle aziende e dei servizi sanitari” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e successivamente una laurea magistrale in “International Management” presso la LUISS Guido Carli. Al termine del percorso accademico ha frequentato un master in “Export Management & International Business” presso la business school del Sole 24 Ore.

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