Editoria, il bilancio (positivo) dell’accordo tra Fieg e Google


Articolo
Maria Francesca AMODEO

Chiude in positivo il bilancio dei primi due anni di collaborazione tra Fieg e Google. È quanto emerso dall’incontro “(In)formare in digitale. Verso una relazione costruttiva per l’editoria” organizzato lo scorso 26 giugno proprio dalla Federazione Italiana Giornalisti ed Editori e dal colosso di Mountain View, in collaborazione con l’Istituto per la competitività (i-Com).

Nel giugno del 2016 Fieg e Google hanno siglato un accordo strategico per sostenere la crescita del settore editoriale nell’ambito del digitale e – a distanza di due anni – possono dire di aver raccolto i primi frutti.

Da allora infatti quasi 2000 giornalisti sono stati formati con corsi di aggiornamento per accrescere le digital skills, più di 83 pubblicazioni di 22 editori diversi hanno potuto usufruire dell’edicola digitale di Google news e 140 rappresentanti tra gli editori hanno partecipato alla prima edizione della Digital Trasformation Academy organizzata da Talent Garden. La piattaforma costituita dai professionisti dell’innovazione si prepara a organizzare l’edizione numero due dell’accademia che – a detta di Lorenzo Maternini, vice presidente corporate & partner relations di Talent Garden, presente all’incontro – “insegna a ricominciare a pensare insieme in ottica digitale”.

L’evento è stato aperto dai saluti del presidente di I-Com Stefano da Empoli e dall’intervento del sottosegretario con delega all’editoria Vito Crimi. Il sottosegretario ha sottolineato che questa intesa – unico caso in tutta Europa – “è l’unica risposta possibile per il futuro dell’editoria”. Sebbene, ha chiosato Crimi, sia stata siglata, al tempo, senza il supporto delle istituzioni. “Ma in futuro non ricapiterà” ha detto.

Presenza e attenzione delle istituzioni verso questo settore in crescita, maggiore tutela del diritto d’autore e, soprattutto, valorizzazione dei contenuti di qualità. Queste sono, secondo il sottosegretario, le linee guida su cui muoversi per affrontare al meglio le sfide dell’editoria di domani: “Con l’avvento del digitale il rapporto tra produttori, divulgatori e fruitori di contenuti non è più così distinto e lineare. Tutti sono potenzialmente in grado di ricoprire ognuno di questi ruoli e a risentirne è ovviamente la qualità di ciò che viene prodotto. Sarà difficile ma starà a noi riconoscere cosa è davvero meritevole di tutela”.

Nel corso della giornata sono intervenuti, in differenti panel tematici, i rappresentanti di Fieg e Google, in particolare il presidente Fieg Maurizio Costa, il presidente Emea partnership Google Carlo D’Asaro Biondo, il public policy Manager di Google Enrico Bellini, la responsabile degli affati legali e internazionali di Fieg Isabella Splendore  il direttore marketing Opq Laura Airaghi che hanno illustrato numeri e previsioni future.

Per le istituzioni e la politica erano presenti, oltre a Crimi, la deputata Pd e membro della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni Enza Bruno Bossio,  la senatrice Pd e vicepresidente della commissione istruzione pubblica e beni culturali Simona Flavia Malpezzi, la deputata M5S e membro della commissione Attività produttive, Commerico e Turismo Maria Laura Paxia, il parlamentare europeo del gruppo Europa delle Libertà e della Democrazia diretta Marco Zullo e anche il Commissario Agcom Francesco Posteraro i quali hanno saputo offrire nuovi spunti al dibattito.

Classe 1991, calabrese. Ha conseguito un Master in giornalismo politico, economico e di informazione multimediale alla Business School del Sole24Ore. Impegnata in politica, ha ricoperto il ruolo di coordinatrice nazionale dei giovani CD. Collabora con diverse testate giornalistiche online occupandosi di politica e anche di musica. Da dicembre 2017 nell’Ufficio stampa di I-Com.

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