Diminuisce il numero delle partecipate pubbliche, ma la loro rilevanza rimane consistente. Si tratta di una riduzione dell’1,3% rispetto al 2016. A rivelarlo è l’ultimo report Istat, che censisce 9.118 unità partecipate dal settore pubblico al 2017. Tra queste, le imprese attive sono 6.310 (-4%) e occupano 847.232 addetti (+0,1%). Tuttavia, nonostante il numero delle unità decresca, gli occupati si mantengono stabili.
ll 59,2% delle imprese attive risulta partecipato da soggetti pubblici con una quota superiore al 50%. È la condizione per cui vengono definite controllate. Queste ultime rivestono altresì un peso rilevante in termini di addetti: rispondono per il 74,6% del totale. Il 15,1% delle imprese, invece, mostra una partecipazione pubblica per una quota di capitale compresa tra il 20 e il 50% e dà lavoro al 4,4% di addetti. Infine, il 25,7% è partecipato per una quota di capitale inferiore al 20% e rappresenta il 21% degli occupati. Nel complesso, la dimensione media delle imprese partecipate attive è pari a 134 addetti. Se consideriamo le società per azioni, la dimensione media sale, passando a 363.
L’indagine evidenzia come il 30,7% delle imprese partecipate sia costituito con forma giuridica di società per azioni e risponda per il 83,2% degli addetti. Il 43,2% delle imprese partecipate pubbliche, invece, è composto da società a responsabilità limitata (9,2% degli occupati), il 17,8% da consorzi di diritto privato e altre forme di cooperazione tra imprese (2,7% dei lavoratori) mentre il 6,3% è organizzato in società cooperative (3,4% degli addetti). Il rimanente 2% include aziende speciali, aziende pubbliche di servizi, autorità indipendenti ed enti pubblici economici, che in totale costituiscono una quota dell’1,5% di addetti.
Possiamo guardare anche all’attività delle imprese partecipate in un periodo più lungo e alla loro distribuzione territoriale. Secondo l’Istat, tra il 2012 e il 2017 il numero delle imprese partecipate ha registrato una riduzione notevole che si è attestata al 18%. Se tra il 2016 e il 2017 la diminuzione è stata del 4%, i divari territoriali sono marcati: nel Centro Italia si registra un -1,7% mentre nelle Isole si segnala un picco del -8,7%. Allo stesso tempo, sempre nel Centro Italia, si evidenzia anche la maggiore concentrazione di addetti nel 2017 (il 55,5% del totale per il 24,2% delle imprese partecipate). In questa area, la dimensione media delle imprese sale da 134 a 308 occupati. Come è comprensibile, su questo dato incide in modo netto la regione Lazio. Qui sono localizzate 653 imprese a partecipazione pubblica, che occupano 403.214 persone, con una dimensione media di 617 addetti.
La ripartizione territoriale con il maggior numero di partecipate è invece il Nord-est (28,4%). Ciononostante, la dimensione media di imprese è molto bassa (70 addetti) e così pure l’incidenza sul complesso degli occupati del settore (14,8%). Se consideriamo le regioni, è la Lombardia a detenere il primato, con una quota maggiore in termini di imprese (16%). Il settore delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (con il 14,1% di imprese e il 2,7% di addetti), invece, è quello con il maggior numero di imprese partecipate attive, pari al 14,1% del totale per il 2,7% di addetti mentre in termini di occupati, che raggiungono il 36,6%, è il comparto del Trasporto e magazzinaggio a distinguersi. Si segnala, inoltre, la performance del settore della Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (11,9% di imprese e 11,4% di addetti).
Ma chi partecipa le imprese partecipate? Su 6.310 aziende di questo tipo attive, 4.253 sono partecipate direttamente da almeno un’amministrazione pubblica regionale o locale oppure rientrano in gruppi con al vertice un ente territoriale (si tratta delle imprese partecipate locali). Queste impiegano 276.366 addetti. Se guardiamo esclusivamente alle imprese controllate dal pubblico, notiamo come tra il 2016 e il 2017 siano diminuite del 5,7%, ma il numero di addetti, allo stesso tempo, è cresciuto del 3,5%. Il ministero dell’Economia e delle Finanze, in virtù del controllo esercitato su rilevanti gruppi, è di gran lunga il soggetto controllante di maggiore importanza in termini di occupazione: risponde per il 56,5% degli addetti delle imprese a controllo pubblico per una dimensione media superiore ai 1.100 addetti.
Qui il nostro studio dal titolo “#TavoloItalia19. Per la crescita e lo sviluppo dei territori e del Paese” che offre una panoramica sulle principali dinamiche economiche e produttive delle regioni italiane e sul ruolo delle istituzioni territoriali nel promuovere una collaborazione virtuosa con le imprese che operano sul territorio nazionale.