#EUvsVirus, l’hackathon della Commissione europea per promuovere l’innovazione


Articolo
Camilla Palla
#euvsvirus

La gestione a livello comune della crisi generata dalla diffusione del coronavirus ha comportato sforzi multi-dimensionali e a tutti i livelli di governance in Europa e nel mondo. Le strutture sanitarie stanno sperimentando difficoltà nell’approvvigionamento di materiali e dispositivi medici, le imprese sono messe a dura prova dalle restrizioni imposte per garantire le misure di lockdown, le scuole e le università affrontano una transizione senza precedenti in termini di tecnologia, modalità di apprendimento e formazione a distanza.

Sebbene la dimensione economica sia senza dubbio quella su cui si sta concentrando il dibattito a livello europeo nell’individuazione delle varie exit strategies, a questa si lega un’ulteriore dimensione fondamentale, quella della ricerca, che può potenzialmente rispondere alla crisi attraverso soluzioni multi-settoriali.

La necessità di creare una cornice che favorisca la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative per gestire la crisi ha generato numerose iniziative a livello globale. In questo contesto, la Commissione europea ha lanciato l’hackathon #EUvsVirus, che offre un quadro organizzativo e tecnico comune con l’obiettivo di sviluppare collettivamente soluzioni nelle sei aree-obiettivo identificate: health & life, business continuity, coesione sociale e politica, remote working & education, finanza digitale e altro. Ciascuna delle aree si struttura poi internamente in sotto categorie, per un totale di 37 possibili settori di intervento.

L’iniziativa, che avrà luogo dal 24 al 26 aprile, si svolge sotto il coordinamento della Commissione europea, in particolare del commissario per l’Innovazione, Ricerca, Cultura, Istruzione e Giovani, Mariya Gabriel, in collaborazione con il Consiglio europeo per l’Innovazione, Inoltre, riunisce società civile, innovatori, partner e acquirenti dai 27 Stati membri dell’Ue nonché da Norvegia, Israele, Svizzera, Turchia, Ucraina e Regno Unito.

La Commissione, in stretta collaborazione con tutti gli Stati membri e i Paesi associati a Horizon 2020 partecipanti, individuerà dunque i migliori progetti provenienti dall’hackathon, che confluiranno sulla piattaforma dell’European innovation council (EIC) interamente dedicata all’emergenza Covid. Si tratta di un vero e proprio forum che renderà più immediata la comunicazione con gli utenti finali, prime fra tutti le strutture sanitarie, e fornirà un punto di contatto con investitori e fondazioni e opportunità di finanziamento già previste nei programmi europei. Un’apposita giuria valuterà i progetti presentati in termini di potenziale di impatto, complessità tecnica, completamento del prototipo e sviluppo del modello di business.

L’hackaton consentirà la presentazione di idee e la creazione di team in tutte le lingue dell’Unione. I progetti potranno essere individuali o di gruppo e i partecipanti avranno 48 ore di tempo per collaborare mediante diverse piattaforme online alla realizzazione di una proposta di progetto relativamente a una delle challenge areas di riferimento. L’hackathon si svolgerà online e sarà accompagnato da live-streaming, webinar e sessioni di Q&A, completamente accessibili dal pubblico tramite la pagina appositamente creata dalla Commissione.

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